28 gennaio 2023
ore 23:47
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Tradizione quasi rispettata quest'anno per i fatidici giorni della Merla che come ben sappiamo sono 29, 30 e 31 gennaio, quindi il weekend e l'inizio della nuova settimana. Quasi, perché sebbene inizialmente freddi per l'eredità della recente irruzione di aria artica, saranno poi caratterizzati da un graduale rialzo delle temperature e da una stabilizzazione dell'atmosfera per il ritorno dell'anticiclone proprio nella giornata di lunedì. Dunque un weekend ancora abbastanza freddo con minime sottozero sulle pianure del Nord e le valli del Centro, e poi un inizio della settimana più mite per l'ingresso sull'Italia di venti nord occidentali che favoriranno anche tese correnti favoniche al Nord. Giorni della Merla allora freddi per 2/3 ma nessuno potrà ancora dire se saranno i più freddi dell'anno in quanto proprio nel periodo successivo un impulso di correnti artiche, che sembrerebbe più intenso dei due che l'hanno preceduto, si muoverà alla volta dell'Italia. I modelli non sono ancora del tutto concordi sull'evoluzione ed è per questo motivo che possiamo parlare solo di tendenza. Ma andiamo con ordine: 

EVOLUZIONE LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: lunedì l'anticiclone delle Azzorre estenderà la sua influenza dal vicino Atlantico all'Europa occidentale conquistando anche gran parte della penisola, resterà scoperto solo il lembo più meridionale che potrà vedere qualche sparuto fenomeno sul basso Tirreno e il basso Adriatico. Per il resto sole e temperature in lieve aumento. Tra martedì e mercoledì correnti nord occidentali irromperanno sulla Penisola con variabilità sul basso Tirreno e isolatamente lungo l'Adriatico ma associate a fenomeni abbastanza sporadici. Le temperature tenderanno ad aumentare ulteriormente con massime che potranno essere anche localmente sopra media sulle regioni settentrionali per tese correnti favoniche

TENDENZA GIOVEDÌ-SABATO: l'anticiclone delle Azzorre punterà il Regno Unito favorendo una retrogressione delle correnti artiche dal centro-nord Europa in direzione dell'Italia. Queste correnti potrebbero fare il loro ingresso sulla Penisola dalla Porta della Bora e andare a formare alle basse latitudini un minimo di bassa pressione sullo Ionio. Se la previsione sarà confermata saranno esposte all'instabilità le regioni adriatiche e quelle meridionali, un tipo di instabilità anche perturbata che dato il notevole abbassamento delle temperature potrebbe essere nevosa fino a bassa quota e non esclusa anche fino al piano su alcune regioni. Il Nord resterebbe sottovento assieme alle regioni centrali tirreniche con tempo soleggiato ma freddo, nevicate copiose avverrebbero solo le Alpi confinali.

Restate aggiornati perché per questa tendenza avremo bisogno di ulteriori conferme


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