15 marzo 2024
ore 12:11
di Carlo Migliore
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 Per tutti

La primavera astronomica non è ancora iniziata ed è gia boom di riniti e crisi asmatiche dovute ai pollini che respiriamo. In realtà le prime avvisaglie si sono avute già nel corso del mese di febbraio con oltre due mesi di anticipo sulla tabella di marcia. La causa la possiamo facilmente immaginare, le temperature eccessivamente miti che ci hanno accompagnato per gran parte del periodo invernale hanno favorito una fioritura anticipata di tutte le piante, dalla Parietaria ormai onnipresente alle graminacee. Persino la Natura è rimasta per così dire "imbrogliata" dalle bizzarrie del tempo. Pensate che all'interno dei semi c'è un particolare tipo di gene che si attiva solo quando l'esposizione alle temperature miti è prolungata nel tempo, significa che la Natura tiene conto degli sbalzi climatici  scegliendo di attivarsi solo quanto il tepore si è stabilizzato. Non bastano quindi due o tre giorni di clima mite per avviare il processo di germinazione, ce ne vogliono diversi tutti in fila ed è proprio quello che è accaduto, purtroppo nel corso della stagione invernale

Sta di fatto che in diverse città soprattutto del Centro, i ricoveri ospedalieri per crisi respiratorie stanno già registrando numeri elevatissimi. Tutto ciò in un contesto che già vede un naturale aumento delle allergie causato dall'inquinamento ambientale. Insomma un vero incubo per i soggetti a rischio che potrebbero ricorrere allo stratagemma delle mascherine per evitare di inalare troppi allergeni. Considerato che i pollini hanno dimensioni tra i 10 e i 100 micrometri possono essere infatti tranquillamente bloccati dai filtri delle più comuni mascherine anti covid.

Per sapere com'è la situazione pollini nella tua città consulta il bollettino pollini del nostro portale


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