20 giugno 2023
ore 15:10
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Il Messico sta affrontando una delle peggiori ondate di caldo della sua storia recente. Le temperature dell'aria hanno superato per diversi giorni i 40°C con picchi di 45°C mentre le immagini satellitari della superficie mostrano grandi aree del suolo che hanno toccato e superato i 60°C (il suolo si surriscalda di più dell'aria, specie quando è secco da mesi di siccità). Alcuni valori dell'aria come quelli della città di Jalisco non si raggiungevano da oltre un secolo 46.2°C a Monclova, 45.7°C a Torreon (1000m) 45.0°C a Nuevo Laredo. A complicare la situazione lungo i litorali gli altissimi tassi di umidità dell'aria che hanno fatto lievitare le temperature percepite ben oltre la soglia di sopportazione umana. In alcune zone l'indice di calore ha toccato i 140°F che sono 60°C. Davvero pazzesco. Diversi i decessi segnalati dalle autorità, almeno una diecina riconducibili a questa situazione.


Il caldo estremo sta inoltre favorendo una veloce evaporazione dell'acqua dai bacini idrici che sono già ai minimi per la gravissima siccità che interessa tutta la Nazione da mesi. Il livello idrografico è diminuito a tal punto da far emergere persino una chiesa del 16° secolo che era stata sommersa dalle acque di un bacino artificiale.


Se il Messico piange, il Texas non ride! Anche gli Stati Uniti meridionali sono alle prese con una poderosa ondata di caldo intenso. Dall'inizio della scorsa settimana, tra il 10 e l'11 giugno le massime hanno iniziato a lievitare portandosi fino a 40°C mentre da due o tre giorni stanno toccando punte di 45/46°C. Anche qui come per il Messico la situazione peggiore si riscontra lungo le coste del Golfo dove l'umidità dell'aria fa salire vertiginosamente la temperatura apparente (quella percepita) fin oltre la soglia dei 50°C. A fare da contorno a questo caldo estremo, alcuni violenti temporali e anche dei tornado che hanno colpito nei giorni scorsi alcune contee facendo danni gravissimi e anche vittime.



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