Meteo - Doppia ipotesi di maltempo dopo Martedì Grasso, ecco perché pioggia, neve e freddo non sono ancora scontati
Accesa disputa tra i principali centri di calcolo, il gelo non è per nulla scontato.
1 minuto, 50 secondi
Con l'aggiornamento di oggi pensavamo di potervi dare maggiori certezze sul cambio della circolazione che si prospetta passato il Martedì Grasso e invece stiamo ancora assistendo ad un'aspra battaglia tra i modelli matematici. Due le ipotesi al momento più accreditate entrambe foriere di pioggia sull'Italia soprattutto su quella del Nord, ma con condizioni climatiche assai diverse. La prima ipotesi, quella al momento più plausibile, propone una saccatura fredda alimentata da correnti artiche decisa ad entrare sul Mediterraneo dalla Francia con un vortice di bassa pressione che andrebbe a formarsi sul Golfo del Leone. Questo significherebbe per l'Italia tempo perturbato con piogge abbondanti, temporali e nevicate altrettanto abbondanti fino a quote basse o collinari sulle regioni centro settentrionali. In una prima fase il Sud sarebbe interessato dall'alta pressione ma successivamente tra il 26 e il 27 vedrebbe un deterioramento delle condizioni meteo. Le temperature diminuirebbero per portarsi sotto media soprattutto al Nord e al Centro. Questa ipotesi viene abbracciata dal modello americano GFS e da quello Anglosassone UKMO.
La seconda ipotesi è di stampo più mite, la saccatura fredda punterebbe l'Europa occidentale con un vortice sulla Spagna o sul Golfo di Biscaglia. L'Italia sarebbe interessata da un richiamo umido e mite a componente anticiclonica sulle regioni meridionali, a curvatura ciclonica al Nord soprattutto al Nordovest che vedrebbe molta pioggia. Le temperature si abbasserebbero solo relativamente e solo al Nord facendo registrare un sopra media al Centro ed al Sud. Questa è anche l'ipotesi del modello europeo ECMWF del centro di Reading che a nostro avviso è un po' troppo occidentale e per questo motivo la riteniamo meno plausibile ma non tanto da poter essere scartata.
Resta lo sconcerto nel vedere che a pochi giorni di distanza dall'evento (5 giorni), vi siano divergenze ancora così marcate tra i centri di calcolo, testimoni di una situazione alquanto difficile da decifrare. Naturalmente presto o tardi tutte le proiezioni dovranno convergere verso un'unica visione e sapremo la verità, nel frattempo continueremo ad esaminare da vicino tutte le variazioni, comunicandovele tempestivamente. Seguiteci sempre