6 dicembre 2022
ore 23:44
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Sono davvero pochi i dubbi rimasti da chiarire riguardo il drastico cambiamento del tempo che avrà luogo nel giorno dell'Immacolata e che si protrarrà fino al weekend e l'inizio della nuova settimana. Lo scenario meteo è ormai consolidato, l'unica cosa che potrà ancora subire delle modifiche è sostanzialmente la quota delle nevicate al Nord, perché saranno nevicate da cuscinetto e quindi legate a fattori microclimatici locali. Ma nel complesso l'evoluzione si è delineata. Un profondo vortice di bassa pressione scaturito dall'arrivo sull'Europa occidentale di aria fredda di matrice artica, evolverà gradualmente dal vicino Atlantico fino all'Italia trascinando con se ammassi nuvolosi forieri di pioggia e accompagnati da forti venti. L'esordio la sera dell'Immacolata con le prime piogge abbondanti e le nevicate sulle Alpi occidentali ma sarà nella giornata del 9 che il maltempo avrà conquistato mezza Italia, quella del Centro-Nord con piogge intense, temporali anche forti e neve che potrà cadere fino a quote molto basse in Piemonte. I fenomeni non raggiugeranno ancora l'estremo Sud che sarà invece interessato da poche velature e un flusso di aria calda nord africana con un notevole balzo termico. I forti venti sciroccali potranno causare anche un innalzamento della marea sulla laguna di Venezia ma con altezza ancora da valutare.

Nel corso del weekend il minimo si sposterà gradualmente sull'Italia costringendo l'aria fredda ad entrare sul Mediterraneo dalla Valle del Rodano. Il maltempo interesserà ancora quasi tutta la Penisola ma con caratteri più intensi al Centro Sud, soprattutto sull'area tirrenica ed il Nordest. Avremo piogge, temporali anche forti e con la diminuzione delle temperature anche la neve in Appennino che nella prima fase invece mancherà se non a quote parecchio elevate. Delle aperture anche ampie saranno possibili al Nordovest. La ventilazione risulterà ancora forte o molto forti e le condizioni dei mari saranno proibitive. 

Ma il weekend non chiuderà questa fase perturbata. Il minimo ciclonico continuerà infatti a spostarsi verso est raggiungendo entro l'inizio della settimana l'area balcanica. Sarà allora che aria molto fredda continentale potrà riuscire a infiltrarsi sull'Italia entrando dalla porta della Bora con un netto calo termico al Centro nord e ancora maltempo diffuso al Sud. In questo frangente la neve potrebbe cadere fino a quote basse sull'Appennino centrale e a quote collinari su quello meridionale. Questa evoluzione potrebbe caratterizzare anche il periodo che precederà il natale. Avremo certamente modo di riparlarne. Restate aggiornati.


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