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20 dicembre 2023
ore 0:45
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Archiviato il periodo di Natale  guardiamo oltre e cerchiamo di capire se la circolazione atmosferica potrà riservarci qualche sorpresa. La stratosfera non ci aiuta molto nell'analisi perchè il vortice polare sarà ancora sul comparto siberiano e sarà verticalmente ben strutturato dalle alte quote stratosferiche fino a quelle più basse. C'è dunque da attendersi una configurazione sinottica generale molto simile a quella del periodo natalizio con una grossa depressione fredda pilota collocata sul nordest europeo. Resta da capire se l'aria artica che ruoterà attorno a questo ciclone avrà delle chance di raggiungere l'area mediterranea da nord o da nordovest. A osteggiarla ci sarà infatti ancora una robusta struttura anticiclonica con radici sull'Atlantico ma con buone propensioni fino all'Europa occidentale. 

Accantonato il determinismo che può funzionare per previsioni entro e non oltre i 5/7 giorni non ci resta che affidarci al probabilismo. Tra gli scenari possibili gli affondi freddi verso il Mediterraneo sono ancora ritenuti come meno probabili anche se non del tutto da scartare. Prevale al momento l'ipotesi che sull'Europa meridionale e il Mediterraneo continui a permanere un campo di pressioni medio alte (membri 31 su 51) con al più qualche disturbo instabile. A tal riguardo il primo potrebbe esserci intorno al 28/29 dicembre ma ci sono ancora molti dubbi perchè siamo proprio alla fine del periodo identificabile col determinismo.

Resta dunque al momento questa visione probabilistica di insieme che ci dice che gli ultimi giorni del 2023 il il Capodanno 2024 potrebbero essere ancora caratterizzati da una prevalente stabilità sull'area mediterranea e sull'Italia con clima non particolarmente freddo. Nei prossimi giorni seguiremo gli ulteriori ed eventuali sviluppi.


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