Meteo. Blocchi e flussi di vapore, ecco perchè adesso piove così tanto
Analizziamo il comportamento a grande scala della distribuzione delle precipitazioni.
Le precipitazioni al di sopra della media interessano l'Europa occidentale e mediterranea per via di una serie di perturbazioni atlantiche che adesso raggiungono con facilità l'Italia. Di conseguenza, la nostra Penisola, soprattutto quella del Centro Nord, e gli Stati occidentali attraversano fasi con abbondanti precipitazioni. La neve sulle Alpi cade in modo eccezionale per il periodo; su diverse zone del Nord Ovest, le piogge cadute in febbraio sono diffusamente sopra i 250-300mm. Secondo le previsioni, questa tendenza dovrebbe proseguire.
Spesso assistiamo ad una diversa distribuzione delle precipitazioni con lunghi periodi secchi che si alternano a periodi molto piovosi o anche alluvionali. Questo è in linea con un clima di estremi: o tanto o nulla. Insomma manca quella variabilità che caratterizzava le stagioni di una volta. Nel corso del nuovo millennio, gli inverni hanno spesso mostrato una forte impronta anticiclonica in Europa all'inizio della stagione, con un anticiclone posizionato sopra il continente, e la stagione invernale ha subito uno spostamento temporale in avanti di un mese.
Durante l'inverno 2023-24 abbiamo osservato anticicloni ingombranti che hanno causato lunghi periodi di siccità. Dal 20 febbraio, la situazione è invece completamente cambiata; gli anticicloni si sono spostati lasciando così spazio ai venti atlantici che guidano le perturbazioni. Cambia la posizione ma la sostanza non muta, poiché anche in questo caso notiamo che i centri motore del tempo sono lenti a muoversi, rimanendo bloccati per più tempo. Adesso, l'anticiclone non ha più radici sul Mediterraneo ma ha spostato la sua roccaforte sulla Scandinavia; quando ciò accade è sinonimo di maltempo.
Il problema è a più larga scala perché è compatibile con fasi di blocco più persistenti ma anche con più energia in atmosfera. Il 2023 è stato un anno di caldo record a livello globale e il 2024 segue a ruota con febbraio che risulta il nono mese consecutivo di caldo record. Ma febbraio è anche un mese come uno dei mesi (di febbraio) con il più alto valore di acqua precipitabile al mondo. Questo è poi in linea con il trend di lungo corso del global warming ma anche con l'influenza de El Nino.
Questo surplus di energia può contribuire a potenziare i flussi di vapore che raggiungono l'Europa attraverso i fiumi atmosferici. Il contenuto di acqua precipitabile risulta molto elevato sull'Atlantico tropicale e questa energia può essere veicolata verso l'Europa attraverso le perturbazioni che la scaricano soprattutto a contatto con i rilievi.
