Redazione 3BMeteo
16 agosto 2021
ore 15:59
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 Per tutti

Tra le componenti della luce del sole vi sono i raggi ultravioletti e i raggi infrarossi. Quando d'estate al mare si hanno giornate soleggiate, entrambi i raggi raggiungono la nostra pelle e l'abbronzatura ci appare come una cosa scontata. Ma in presenza di nubi non dobbiamo cadere nella valutazione errata secondo cui queste sarebbero in grado di schermare i raggi del sole, annullando l'effetto abbronzante o ancora di più facendoci evitare spiacevoli scottature.

Le nubi infatti hanno la capacità di bloccare circa il 20% dei raggi ultravioletti, quelli più dannosi, mentre il rimanente 80% riesce comunque a raggiungere la nostra pelle, abbronzandola o anche scottandola. In particolare la fascia del giorno più a rischio è quello compresa tra le ore 11 e le 14. Sono invece i raggi infrarossi che vengono bloccati dalla nuvolosità e che inibiscono il riscaldamento dell'aria e così anche della nostra pelle, facendoci credere che l'abbronzatura sia poco agevole e inducendoci ad allentare le protezioni dal sole.

E' anche in questo modo che, senza l'utilizzo di un'adeguata crema protettiva o degli occhiali da sole, si può incorrere ugualmente in sgradevoli ustioni o arrossamenti degli occhi. 


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