16 luglio 2022
ore 12:59
di Carlo Migliore
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55 secondi
 Per tutti

Siccità invernale-primaverile e caldo anomalo precoce e prolungato hanno ridotto al lumicino molti nevai alpini che rischiano di prosciugarsi completamente. Emblematico il caso del Rifugio Gonella (3071m) sul Monte Bianco, intitolato al pionieristico Francesco Gonella artefice della costruzione di 16 rifugi per il Cai. La struttura avveniristica completamente rinnovata nel 2011 chiuderà ai turisti domenica 17 luglio per l'impossibilità di captare acqua potabile sufficiente ai propri fabbisogni dal vicino nevaio che si è quasi del tutto esaurito. Ma la mancanza di acqua non è l'unico motivo, lo scioglimento accelerato del ghiacciaio Dome che sta perdendo quasi 30cm di ghiaccio al giorno ha reso impraticabili le vie di accesso allo stesso creando situazioni di potenziale pericolo per chiunque ci si avventuri. Una cosa simile non era mai accaduta prima, solo nel 2017 per analoghi problemi il rifugio dovette chiudere il 31 luglio. Il caso del Gonella in questo momento è il più eclatante perché colpisce un luogo molto simbolico delle montagne, ma riguarda tutti i rifugi alpini. A rischio chiusura almeno un rifugio su quattro.


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