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19 aprile 2023
ore 23:47
di Lorenzo Badellino
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2 minuti, 40 secondi
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Possibile grandine in settimana, ecco dove
Possibile grandine in settimana, ecco dove

POSSIBILE GRANDINE NEI PROSSIMI GIORNI, ECCO DOVE E PERCHE'. Come abbiamo già specificato in diversi articoli, anche i prossimi giorni saranno caratterizzati da frequente instabilità atmosferica, indotta dalla presenza di una circolazione depressionaria a carattere freddo che insisterà sui Balcani fino a mercoledì e che innescherà temporali sulle regioni centro-meridionali, specie sulle zone appenniniche. Giovedì invece un vortice freddo scenderà dall'Europa nordorientale verso le Alpi e attiverà altri temporali sulle regioni settentrionali. Instabilità atmosferica significa genesi anche di celle temporalesche localizzate, favorite dall'ormai marcata differenza termica che si viene a creare con il riscaldamento del suolo operato dal Sole (che inizia ad essere alto sull'orizzonte), esacerbata dalla presenza di aria fresca di matrice balcanica. La grandine è un fenomeno tipicamente collegato agli eventi temporaleschi e nei prossimi giorni potrà altresì essere favorita dal rovesciamento verso il suolo dell'aria più fresca presente in quota. Le aree più soggette saranno chiaramente quelle dove saranno più probabili i temporali durante la settimana. Mercoledì su Toscana interna e a tratti anche sulla Campania interna, specie al pomeriggio; in serata possibile coinvolgimento delle Prealpi e alte pianure lombardo-venete e nella notte anche sulla Val Padana centrale. Giovedì a rischio saranno Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli VG, con fenomeni in propagazione verso ovest fino al Piemonte in serata. A carattere più isolato non sono esclusi alcuni rovesci grandinigeni sulla dorsale appenninica in genere. Venerdì probabile riduzione dell'instabilità, anche se sull'Appennino centrale non si esclude la possibilità di locali temporali pomeridiani. ATTENZIONE: se già di per sé il temporale è un fenomeno circoscritto, ancor di più lo è la grandine dal momento che non tutti i temporali riescono a scaricare la grandine al suolo e comunque solo un settore del temporale ne viene interessato. Si potrebbe dire quasi che la grandine è un fenomeno puntuale. 

COME SI FORMA LA GRANDINE. Il chicco di grandine si sviluppa all'interno della nube temporalesca e cresce sostenuta dai moti turbolenti che alimentano il temporale stesso. Più nello specifico si tratta del progressivo accrescimento di piccoli nuclei di ghiaccio che si muovono su e giù lungo un orizzonte termico che va da temperature di poco superiori allo zero a temperature inferiori. La grandezza del chicco è proporzionale alla potenza della turbolenza perché più forti sono i venti in risalita dalla base della nube, maggiore il peso del chicco che potrà essere sostenuto in quota prima di precipitare. Le turbolenze maggiori si hanno durante la stagione estiva, quando il suolo è particolarmente surriscaldato, con rischio quindi maggiore di grandine di grossa dimensione. Nel caso dei prossimi giorni invece le correnti ascensionali saranno, mediamente, meno intense rispetto al caso estivo e conseguentemente avremo a che fare con grandine in genere di dimensioni medio-piccole, talora anche con accumulo al suolo. Questo non esclude locali eccezioni in cui la cella temporalesca potrà essere particolarmente intensa con grandine grossa, ma sarà comunque poco probabile. In questo articolo maggiori dettagli e curiosità sulla grandine.


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