7 settembre 2023
ore 20:04
di Francesco Nucera
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 Per tutti

La Grecia vive adesso gli effetti di storiche precipitazioni dopo gli incendi dell'estate. La forte ondata di maltempo è guidata da un centro di bassa pressione che si porta ora sullo Ionio e che potenzialmente potrebbe generarsi in un Medicane nel suo peregrinare per più giorni sul mare. I Medicanes sono cicloni che si sviluppano sul Mar Mediterraneo e hanno un picco di sviluppo tra l'autunno e l'inverno. Spesso riescono ad assumere delle caratteristiche molto simili ad un ciclone tropicale nonostante la latitudine e le caratteristiche dello specchio d'acqua del Mediterraneo. 

Piogge record sono state registrate in 24 ore a Zagora dove sono caduti 754mm di pioggia, superando così i 644mm di Paliki col Medicane Ianos del 2020. Portaria 613mm, Volos 393mm. Ma piogge e inondazioni sempre legate alla struttura di bassa pressione si sono verificate in Turchia e Bulgaria.

Il vortice ha richiamato aria molto umida dal Mediterraneo che è stata spinta verso la parte montuosa centrale della Tessaglia per mezzo dei venti orientali dando luogo alle abbondanti precipitazioni. Questa azione al suolo è guidata dal flusso in quota della corrente a getto con una configurazione di blocco ad omega da manuale, un anticiclone affiancato da due basse pressioni. La forma richiama la lettera dell'alfabeto greco. Si tratta di situazioni a lenta evoluzione che possono dar luogo ad eventi meteo estremi. In questo contesto si incastrano anche le piogge alluvionali nel sud della Spagna e la nuova ondata di caldo record a nord delle Alpi.

Alluvioni dopo devastanti incendi. Queste configurazioni di blocco nel corso dell'estate hanno dato luogo ad uno dei più forti e vasti incendi dal 2000 in Europa, ma anche a temperature estreme e storiche su tutta l'Europa meridionale, Italia compresa. Secondo recenti analisi il caldo estremo che ha interessato Nord America, Europa e Cina durante il mese di luglio 2023 sarà reso molto più probabile attraverso il cambiamento climatico. Le estati sono un periodo adatto agli incendi nell'Europa meridionale; e le temperature elevate non fanno altro che rendere gli incendi più probabili attraverso un terreno secco.

Non è ancora chiara l'influenza antropica sulle configurazioni ad Omega

anche se alcuni lavori puntano

sulla ricorrenza del doppio jet come conseguenza dei cambiamenti climatici

.

Saranno necessarie indagini per accertare l'influenza umana su questi fenomeni piovosi;

tuttavia sono compatibili col riscaldamento globale dal momento che l'influenza umana può rendere le creste molto più calde del normale mentre

le circolazioni cicloniche possono essere meno fredde seppur più umide

. Un'atmosfera più calda di +1°C infatti può contenere il 7% in più di vapore acqueo. Gli estremi meteo sono sempre esistiti ma l'influenza umana ne modifica le statistiche e favorisce l'emergere di fenomeni molto rari od eccezionali, anche con l'attuale livello di riscaldamento globale.


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