METEO MARZO - GELO e neve a bassa quota: in passato è già accaduto, accadrà anche quest'anno?
Il primo mese della Primavera ci riserva da sempre possibili sorprese, come potrebbe proseguire marzo 2019 dopo il suo esordio mite, tornerà una fase invernale sull'Italia?.
Molti detti popolari lo inquadrano come un mese dalle prerogative estreme, potenzialmente tanto caldo da farci restare in manica di camicia o talmente gelido da farci battere i denti. Marzo è il mese degli scambi meridiani più accesi tra il fronte sub tropicale e quello polare, marzo è il mese di tanti record in Italia dai 30° di Palermo ai -7° di Milano. La storia meteo degli ultimi 60 anni è piena di eventi estremi marzolini.
Primo fra tutti a pari merito con il 1962, il Marzo del 1971 (1-8 marzo), quando un nucleo di aria polare continentale con isoterme in quota fino a -18° irruppe a più riprese sull'Italia portando la neve a Roma, a Napoli e persino a Palermo e Cagliari con una temperatura record di -34,6° registrata nella stazione del Plateau Rosa. Altri eventi gelidi importanti a Marzo si sono presentati poi nel 1985 con il ritorno della neve a Roma dopo il mitico gennaio dello stesso anno, poi il 1987, evento intensissimo e lunghissimo che vide nevicate fin sulle coste della Calabria, poi il 2005 e il 2013, proprio quest'ultimo si in quadra tra i mesi di marzo più estremi della storia meteo italiana, con una prima settimana del mese che vide temperature fino a 25° sulle regioni meridionali e un'ultima decade che dette spettacolo con la neve fin sulle spiagge dell'alto Adriatico.
Potrebbe il mese di marzo 2019 somigliare a quest'ultimo della serie? L'esperienza ci insegna che in primavera è meglio non spingersi troppo oltre con le previsioni, i modelli matematici hanno grandi difficoltà ad interpretare con largo anticipo le bizzarrie della nuova stagione, tuttavia nella seconda decade del mese le sorti del tempo sull'Europa dovrebbero dipendere in larga misura da una depressione fredda semi stazionaria sul mare del Nord. Questo significherebbe aria polare marittima richiamata dall'artico groenlandese verso le Isole Britanniche, la Francia e infine in forma più mitigata anche sul Mediterraneo.
Nell'eventualità si tratterebbe di aria fredda, non gelida, in grado di riportare una fase di stampo più invernale sull'Italia ma senza gli estremi raggiunti nelle storiche ondate di freddo del passato. Quindi temperature in calo, anche leggermente sotto media con pioggia in pianura e neve in montagna fino a quote medie o anche collinari. Per un approfondimento sulla prossima settimana vi consigliamo di leggere questa tendenza
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