22 settembre 2020
ore 23:55
di Luca Pace
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 Per tutti

L'intensa perturbazione in arrivo nel fine settimana, alimentata da aria piuttosto fredda per il periodo in discesa dalla Groenlandia, non porterà solamente fenomeni intensi dapprima al Nord e poi anche sulle regioni centro-meridionali, ma anche un brusco calo delle temperature, con la prima neve stagionale attesa sulle Alpi, ma anche lungo la dorsale appenninica.

VENERDÌ FRONTE FREDDO IN INGRESSO SULL'ITALIA - Stante gli ultimi aggiornamenti modellistici, nella giornata di venerdì la massa d'aria di origine artica si addosserà sull'arco alpino, facendo il suo ingresso sulle regioni centro-settentrionali nel corso del pomeriggio. I maggiori effetti si avranno sulle regioni settentrionali, con la traiettoria dell'ingresso frontale che (se confermata), porterebbe intense precipitazioni in particolare modo sui rilievi alpini di Lombardia e Triveneto, mentre su Piemonte e Valle d'Aosta le precipitazioni interesseranno i settori alpini confinali.
Con l'ingresso frontale la quota neve scenderà in picchiata, attestandosi tra pomeriggio e sera attorno ai 1300-1400 metri, con locali sconfinamenti fin verso quote più basse tra Lombardia e Trentino Alto Adige. Entro sera quota neve in brusco calo (1300/1400) anche sulle Dolomiti venete e sulla Carnia, seppur con precipitazioni meno intense.
Il passaggio frontale farà sentire i suoi effetti anche sulle regioni centrali, anche qui con un deciso calo delle temperature e con i primi fiocchi di neve che potrebbero scendere fin verso i 2000 metri sull'Appennino centrale, specie sui Sibillini.

TRA SABATO E DOMENICA OCCASIONE PER NUOVE NEVICATE, ANCHE IN APPENNINO - Tra sabato e domenica al Nord dovremo avere condizioni di tempo nel complesso più asciutto, stante le correnti dai quadranti settentrionali, tuttavia ci attendiamo nuove precipitazioni nevose sui settori confinali, con nuove nevicate attese sabato specie su Valle d'Aosta fin verso i 1100-1200 metri.
Da valutare poi, nella giornata di domenica, l'ingresso di un secondo impulso che potrebbe portare alla formazione di un vortice depressionario sulle regioni centrali in grado di richiamare aria ancora più fredda in ingresso dalla porta della Bora. Se tale dinamica venisse confermata, potremo avere nevicate importanti sull'Appennino centrale, con quota neve che addirittura potrebbe scendere fin verso i 1200-1300 metri. (DA CONFERMARE)

       


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