Meteo. Oceani, temperature ancora da record mentre El Niño si sviluppa
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Il mese di marzo 2023 si candida ad essere a livello globale uno dei più caldi di sempre. La Nina nel frattempo è terminata dopo 3 anni consecutivi e le temperature degli Oceani hanno ripreso ad aumentare in maniera veloce tanto portarsi a livelli record superando il marzo 2016. Questa situazione tende a persistere dopo due settimane.
Le temperature anomale e da record per l'Oceano si registrano anche in Atlantico.
El Nino mostra nel frattempo i suoi primi accenni di sviluppo con le forti anomalie sull'America del sud, queste anomalie contribuiscono alle precipitazioni su Ecuador e Perù attraverso El Nino costiero.
Superata la Barriera di Primavera potremmo avere un quadro più chiaro di come evolverà El Nino. Secondo le previsioni c'è una probabilità del 60% che il fenomeno possa aversi per l'estate, alcune previsioni indicano un El Nino Strong
Molto del riscaldamento globale si sta verificando nell'oceano. L'oceano ha una capacità termica molto elevata; ha assorbito il 90% del riscaldamento che si è verificato negli ultimi decenni a causa dell'aumento dei gas serra e i pochi metri superiori dell'oceano immagazzinano tanto calore quanto l'intera atmosfera terrestre. La maggior parte dell'energia viene immagazzinata in superficie ad una profondità compresa tra zero e 700 metri.
Gli ultimi 10 anni sono stati il decennio più caldo dell'oceano almeno dal 1800. L'anno 2022 è stato inoltre l'anno più caldo registrato per l'oceano. Il calore immagazzinato nell'oceano fa poi espandere la sua acqua che è responsabile di una parte dell'innalzamento globale del livello del mare. Ma conseguenze di un oceano più caldo riguarda gli ecosistemi oltre ad incidere sulla circolazione atmosferica e agli eventi estremi.