7 aprile 2022
ore 23:47
di Lorenzo Badellino
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Una perturbazione nord atlantica sta raggiungendo nel corso di giovedì le Alpi occidentali e determinerà un peggioramento con piogge e nevicate inizialmente a quote piuttosto elevate, anche superiori a 1800m. Saranno le zone di confine con Francia e Svizzera le prime ad essere coinvolte, in attesa che nel weekend il flusso perturbato si abbassi di latitudine e coinvolga anche l'Appennino. Lo farà sospinto da un carico di aria fredda in discesa dalle alte latitudini che provocherà un abbassamento del limite delle nevicate fino a quote collinari. Ma vediamo nel dettaglio:

Venerdì le precipitazioni si concentreranno sulle Alpi centro-occidentali, risultando insistenti su quelle di confine, nevose oltre i 1800/2000m. In serata sono attesi fenomeni intensi, anche temporaleschi sui confini alto atesini, mentre cominceranno ad affluire i primi refoli di aria più fredda sulle Alpi più occidentali, dove il limite delle nevicate si abbasserà fin verso i 1700m e i fenomeni tenderanno temporaneamente ad attenuarsi.

Dalle prime ore di sabato interverrà un secondo fronte a distanza molto ravvicinata che determinerà una recrudescenza delle nevicate sui confini franco-svizzeri, ma sarà accompagnato da aria più fredda che favorirà l'abbassamento del limite pioggia-neve nel corso della giornata anche al di sotto dei 1000m, anche se con il passare delle ore tenderanno ad attenuarsi sull'arco alpino, pur con nevischio che persisterà sui confini franco-svizzeri accompagnato da un sensibile rinforzo dei venti nordoccidentali che darà luogo a bufere. Attesi accumuli importanti di neve fresca tra giovedì sera e sabato sulla zona del Monte Bianco, dove oltre i 2000m si potrà raggiungere il metro di altezza, anche oltre a quote superiori ai 2500m, con elevato rischio di valanghe.

Sempre nella giornata di sabato il fronte valicherà le Alpi e raggiungerà l'Appennino centro-settentrionale con nevicate inizialmente a quote alte, anche intorno a 1800m, in attesa che l'aria fredda nord atlantica affluisca anche verso il Centro Italia. Sarà allora che le temperature inizieranno a calare anche sensibilmente e con esse il limite delle nevicate, destinato ad abbassarsi in serata fin verso i 1000m e localmente a quote inferiori nei fenomeni più intensi, come sul settore romagnolo e su quello umbro-marchigiano.

Domenica il fronte scivolerà ulteriormente verso sud. Mentre sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale tornerà a rasserenare, le nevicate coinvolgeranno inizialmente l'Appennino marchigiano e quello abruzzese dai 700/900m, dove però tenderanno ad esaurirsi in giornata. Raggiungeranno rapidamente l'Appennino meridionale a partire dai 900m, ma anche in questo caso in attenuazione dal pomeriggio e con tendenza a schiarite. Sui versanti adriatici dell'Appennino sono attesi i maggiori accumuli di neve fresca della dorsale, con una decina di centimetri oltre i 1500m sul comparto abruzzese, anche 15cm sui Sibillini.


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