Meteo. Prima parte di primavera fredda in Europa, persiste una circolazione invernale
Facciamo il punto della situazione.

I primi 40 giorni di primavera sono termicamente sotto la media in Europa a causa dell'arrivo di masse d'aria direttamente dall'Artico. Dopo il freddo record di inizio aprile, ancora diffuse gelate si segnalano a nord delle Alpi ma anche sulle nostre regioni settentrionali.

Nel complesso è una primavera poco piovosa, con anticicloni spesso invadenti e anche da record. Le precipitazioni sono state maggiormente presenti sulla Spagna.

E pensare che le previsioni stagionali indicano una primavera mite per via della zonalità che attualmente non c'è. Infatti continuano gli anticicloni a migrare verso il Nord Europa. L'indebolimento del vortice polare a tutte le quote in questo scorcio di primavera è dovuto ad uno stratwarming major, quest'anno coincidente con il Final Warming, ovvero l'ultimo riscaldamento stratosferico di stagione.

Questa situazione non è destinata a mutare nel breve vista ancora una circolazione invernale. La stratosfera continua a 'gocciolare', ovvero continuerà a influenzare il tempo delle medie latitudini; ma il jet stream risente anche delle dinamiche troposferiche, in particolare dal trasporto di energia, in seno ad un'onda di Rossby, che si muove dal Pacifico e che prossimamente porterà una fase di forte maltempo sugli USA. Tutto concorre a portare ancora gli anticicloni a ridosso dell'Europa e a far affluire, ad episodi, correnti fredde verso gli Stati centro orientali.
