21 marzo 2022
ore 16:55
di Francesco Nucera
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 Per esperti
Vortice Polare
Vortice Polare


FINAL WARMING IN ARRIVO. Il 20 di marzo non è solo il primo giorno di primavera ma è anche il giorno del Final Warming, il primo giorno della primavera meteorologica in cui i venti stratosferici a 10 hpa invertono il loro senso di marcia ( il vortice cala di intensità fino a scomparire sul Polo)  in concomitanza dell'ultimo riscaldamento stratosferico di stagione. Questa condizione viene inoltre confermata dai modelli numerici che mostrano come questa inversione dei venti a 10 hPa perduri per almeno dieci giorni. In parole povere il vortice stratosferico tende ad essere smantellato per poi ripresentarsi in autunno. 

venti a 10 hpa secondo Ecmwf
venti a 10 hpa secondo Ecmwf

Cala dunque il sipario sul vortice stratosferico per l'inverno 2021/22 che si è presentato forte e freddo e che non ha mai visto un riscaldamento stratosferico importante tale da poterlo decelerare. A impulsi le vicende della circolazione stratosferica si sono intrecciate con quelle della circolazione delle medie latitudini. Resta il fatto che sempre più spesso si evidenzia una stratosfera forte e fredda durante l'inverno. Di base questo è causato proprio da un vortice stratosferico più freddo della media ma che se non subisce sollecitazioni dalla circolazione troposferica tende a sua volta a raffreddarsi ulteriormente.

riscaldamento stratosferico, si nota anche il vortice freddo durante tutto l'inverno
riscaldamento stratosferico, si nota anche il vortice freddo durante tutto l'inverno

In effetti il tipo di pattern che si è generato in troposfera in questa stagione non è tale da comportare trasferimenti di calore in stratosfera.

pattern invernale che non è stato propenso a trasferimenti di calore dal basso, il vortice stratosferico dunque si è raffreddato
pattern invernale che non è stato propenso a trasferimenti di calore dal basso, il vortice stratosferico dunque si è raffreddato

COSA E' IL FINAL WARMING? Il Final warming è  un processo naturale che osserviamo ogni anno e che si manifesta con un riscaldamento stratosferico per via della luce solare. Il processo radiativo determina una distruzione del vortice stratosferico che tenderà poi a riformarsi all'inizio della 'notte polare'. Però può anche capitare che in concomitanza della primavera vi siano degli stratwarming causati da un trasferimento di energia dalla troposfera. Questi riscaldamenti possono essere così intensi da determinare un classico split come quelli che in realtà vediamo durante l'inverno. Se il vortice stratosferico successivamente non si riforma sul Polo allora il riscaldamento stratosferico, che ha innescato lo split, coincide con il final warming di tipo dinamico. I processi radiativi, che sono ugualmente presenti, poi completeranno l'opera di destrutturazione del vortice. Se invece il vortice si riforma entro 10 giorni ( a 10 hPa i venti tornano ad essere occidentali) non può essere annoverato come final warming ma come stratwarming major. E dunque bisognerà aspettare. Il 15 aprile statisticamente è la data spartiacque tra eventi precoci e tardivi. In genere quelli tardivi sono quelli che coincidono con uno stratwarming major durante l'inverno; in tal caso il vortice stratosferico ci impiega un tempo più lungo per ricompattarsi e per essere poi destrutturato. I final warming dinamici sono spesso precoci. 

ultimo riscaldamento stratosferico di stagione
ultimo riscaldamento stratosferico di stagione

QUALI RIPERCUSSIONI? Quello attuale è un final warming dinamico precoce perchè lo smantellamento del vortice viene innescato da uno stratwarming classico (senza che poi il vortice si riformi) e prima del 15 aprile. Quelli dinamici possono influenzare la circolazione delle medie latitudini agendo sulla NAO, seppur in termini di anomalie di geopotenziale sono più evidenti su Usa orientali e Nord Europa. Secondo i cluster di Ecmwf si evidenzia la tendenza verso un calo della NAO come conseguenza dell'aumento della pressione sul Nord Atlantico a fine marzo.

Trasferimento dei massimi di geopotenziale sul nord Atlantico secondo Ecmwf
Trasferimento dei massimi di geopotenziale sul nord Atlantico secondo Ecmwf

Molto dipenderà dall'interferenza stratosfera-troposfera; c'è da considerare che, al netto della influenza sulla circolazione che sembra potersi avere da fine marzo con un indebolimento del jet stream, il vortice stratosferico alle quote basse risulta ancora piuttosto forte e freddo con una sorta di displacement, ragion per cui gli effetti potrebbero essere più attenuati. Seguiremo l'evoluzione.

vortice stratosferico a 50 hPa
vortice stratosferico a 50 hPa


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