11 gennaio 2018
ore 20:10
di Francesco Nucera
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 Per esperti
stratwarming: riscaldamento stratosferico
stratwarming: riscaldamento stratosferico

Ci avviamo nella seconda parte dell'inverno, una stagione che ha mostrato una buona dinamicità del vortice polare nella prima. Il mese di Dicembre ha mostrato infatti incursioni di aria marittima verso il Mediterraneo con fasi invernali come non si ricordavano in avvio di stagione da un po' di tempo.

Dicembre poi è stato caratterizzato da un riscaldamento stratosferico che si è sviluppato tra Alaska e Artico occidentale. In questo periodo abbiamo poi assistito ad un approfondimento del vortice polare stratosferico, una condizione piuttosto 'nota' negli ultimi inverni. Seppur intenso il forte raffreddamento non ha grosse ripercussioni sul vortice troposferico, almeno non come quanto avvenuto negli ultimi anni. La reazione della troposfera è tale da mantenere una certa dinamicità anche negli ultimi tempi.

Secondo gli ultimi aggiornamenti la stratosfera sarebbe pronta a 'riscaldarsi' di nuovo nei prossimi giorni dopo il raffreddamento.

Riscaldamento stratosferico
Riscaldamento stratosferico

E' prematuro ora sapere se tale riscaldamento riuscirà ad indebolire fortemente il vortice polare a tal punto da 'dividerlo'. Per il momento queste sono solo osservazioni su una dinamica prevalentemente stratosferica. La statistica ci mostra come siano però più probabili i casi di displacement ( vortice polare che si corica da un lato) che di split (scissione) dopo eventi di raffreddamento stratosferico come quello in atto. Nella fase di coricamento ci potrebbe però essere spazio ad un temporaneo rafforzamento dell'anticiclone sulla Scandinavia. Poi le dinamiche di tale warming potrebbero condizionare la seconda parte dell'inverno. Strada facendo vedremo in che modo


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