Meteo. Minor warming in stratosfera, previsioni del vortice polare
Facciamo il punto della situazione.

Un minor warming stratosferico è simulato dai modelli numerici in questi giorni, si tratta del riscaldamento stratosferico più intenso fino ad ora dell'inverno ma che non è in grado di invertire la circolazione a 10 hPa. Tale spinta dinamica, dovuta ad un aumento della pressione sulla Scandinavia, avrà poche conseguenze sul vortice polare stratosferico se non una temporanea decelerazione per via di un temporaneo trasferimento di calore. Poi il vortice tornerà ad intensificarsi nuovamente. Il vortice polare stratosferico è stato sempre forte durante il corso dell'inverno, in particolare alle quote medio basse, incidendo anche sul jet stream a ondate e mettendo la troposfera nelle condizioni di favorire anche le tempeste sul Nord Europa.
Il core principale del vortice continua a stazionare sul Nord America dove, attraverso un collegamento con le quote più basse, comporta ondate di gelo; tuttavia con i primi giorni di marzo il core tenderà gradualmente a spostarsi dal Nord America verso l'Europa settentrionale e l'Asia occidentale e subire poi un nuovo allungamento.

Come mostrano le velocità zonali il vortice sarà sempre forte fino ad aprile, con delle oscillazioni su valori sopra media e con picchi di velocità da record per il periodo. L'indebolimento appare fisiologico, costante e legato più ad un fatto stagionale che a dinamiche di final warming dinamico. L'influenza della stratosfera sulla circolazione delle medie latitudini avviene a strappi, non è condizionante come lo è stata nel 2020; anche se per diversi aspetti richiama quell'andamento come ad esempio l'ozono stratosferico polare sotto la media. Altre cause incidono sulla circolazione zonale che sta interessando l'Europa. Tuttavia si ritiene possibile ancora una certa incisività della stratosfera sul jet stream nel mese di marzo.

Non ci dovrebbero essere grosse modifiche al regime troposferico caratterizzato da una NAO positiva prevalente almeno fino a metà marzo quando si potrebbe aprire una 'finestra' dove si potrebbe collocare una variazione a questo andamento.

L'unica variante nel medio termine (fine febbraio) alla NAO+ sarà costituita da un aumento dei geopotenziali sul Centro Nord Europa con possibili rientri freddi da est sull'Europa sud orientale, fino ad interessare l'Italia centro meridionale con maltempo invernale.
