METEO. Indice AO da record, vortice polare ma così forte
Battuto il record del febbraio 1990. La forte zonalità è alla base delle tempeste in Europa.
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Il vortice polare molto intenso è alla
base della forte zonalità che interessa il settore euro atlantico.
La forte differenza di pressione tra l'Islanda e le Azzorre determina
la formazione di un canale di vento forte a tutte le quote che spira
da ovest verso est. La cronaca racconta dei venti tempestosi che
interessano molte Nazioni d'Europa. Ma il vento forte è
riscontrabile anche in quota attraverso la corrente a getto che soffia a oltre 400
km/h a circa 12 mila metri di quota.
E ' record per l'AO INDEX. L'indice, che è una misura di quanto forte sia il vortice polare, raggiunge secondo il NOAA il valore giornaliero di +6,34 battendo così il record precedente del febbraio 1990 fermo a +5.91.
The most recently observed Arctic Oscillation is the highest daily value in our historical record (6.34), breaking the past record from February 26th, 1990 (5.91). #AO https://t.co/YWilD9lYGu pic.twitter.com/84Vc1pzSnH
— NWSCPC (@NWSCPC) February 10, 2020
Quali le cause? E' possibile che la situazione invernale piuttosto scialba e con un persistente sopra media termica (NAO index positiva) possa dipendere dall'Indian Ocean Dipole particolarmente forte e da record durante il corso dell'autunno ma anche da alcune anomalie termiche positive riscontrate sul Pacifico occidentale con conseguente irrobustimento della circolazione di Hadley e del vortice polare troposferico.
L'inverno 2019-20 è caratterizzato inoltre da un vortice polare stratosferico piuttosto forte e freddo tanto che le sue velocità hanno oscillato da condizioni normali a quelle intense. Esso non sono mai scese sotto la climatologia.
Inoltre il picco dell'AO Index coincide con la posizione e l'intensità del vortice stratosferico che induce una accelerazione della corrente a getto attraverso una sorta di interferenza costruttiva.