14 dicembre 2021
ore 23:47
di Carlo Migliore
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 Per tutti

WEEKEND COL FREDDO RUSSO E POSSIBILE NEVE FINO A QUOTE MOLTO BASSE - L'area di alta pressione di matrice sub tropicale che si sta consolidando sull'Europa centrale e sull'Italia, a iniziare da giovedì-venerdì tenderà a spingersi verso nord posizionando i suoi massimi sull'Inghilterra e sulla Scandinavia occidentale. Una ventata di aria molto mite raggiungerà tutto il Regno Unito, il Mare del Nord, parte della Norvegia e persino dell'Islanda mentre una massa d'aria fredda di matrice polare si incamminerà dal nord della Russia in moto retrogrado verso l'Europa sud orientale agganciando una depressione già in auge. Correnti da nordest si intensificheranno anche sull'Italia che sarà raggiunta da una parte di quell'aria fredda. In partenza si tratterà di aria secca perché sarà transitata sulle pianure orientali perdendo umidità tuttavia al contatto con la superficie del mare adriatico recupererà vapor d'acqua e sarà in grado di costruire ammassi nuvolosi in grado di portare delle precipitazioni. Precipitazioni che a causa della diminuzione delle temperature potranno essere nevose fino a quote molto basse, forse anche prossime al piano.

LE ZONE PIU' ESPOSTE - Come sempre accade per le irruzioni di aria fredda continentale le regioni più esposte saranno quelle del medio basso versante adriatico, dalla costa all'Appennino e in parte anche il basso Tirreno, soprattutto la Sicilia settentrionale. La quantità di precipitazioni dipenderà da molti fattori, primo fra tutti la posizione della saccatura che molti modelli hanno ancora difficoltà a individuare con precisione. Una saccatura più orientale sarà causa di fenomeni più modesti e anche poco diffusi arealmente, una più occidentale di fenomeni più diffusi e abbondanti. Su questo aspetto ci riserviamo di essere più precisi nel corso dei prossimi aggiornamenti. Per quanto riguarda invece la qualità delle precipitazioni si può già affermare che a causa della diminuzione delle temperature sono attesi fenomeni nevosi fino a bassa quota che nell'immediato entroterra di Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, potrebbero raggiungere anche il piano.

LE ZONE PIU' PROTETTE - Riparate dall'Appennino e/o lontane dalla saccatura, le regioni tirreniche e quelle settentrionali non dovrebbero risentire di un peggioramento apprezzabile ma saranno comunque raggiunte da una diminuzione delle temperature. Probabilmente anche a causa della scarsa ventilazione le nebbie continueranno ad interessare parte della Valpadana.

Difficile ad oggi poter dare maggiori ragguagli senza entrare in una mera speculazione che andrebbe al di la dello scopo della meteorologia. Seguite tutti i prossimi aggiornamenti e potremo essere via via più precisi.


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