9 agosto 2021
ore 16:55
di Carlo Migliore
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1 minuto, 1 secondo
 Per tutti

La macchina dei soccorsi si è mossa troppo lentamente e le fiamme si sono sparse favorendo incendi su diversi fronti che i vigili del fuoco non sono ancora riusciti a contenere. Drammatica la situazione sulla seconda isola più grande del Paese, Evia dove le fiamme sono divampate il 3 agosto e ancora non sono state domate. Il fuoco e il denso fumo hanno costretto oltre 2000 persone tra residenti e turisti ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi nella zona portuale sul ponte delle navi in ormeggio. In diversi hanno lasciato l'Isola per raggiungere parenti sulla terra ferma. Distrutte numerose case e interi villaggi turistici.

Le immagini sono spettrali, il fuoco e il fumo hanno colorato tutto di rosso acceso, anche il cielo tanto da far sembrare di essere in un girone dell'inferno.

La situazione resta pesante anche sul continente, sono ancora numerosi, almeno una dozzina i fronti che le squadre di intervento dei Vigili del Fuoco non sono riusciti a domare. Anche qui bruciate case, villaggi turistici e persino linee ferroviarie. Negli ultimi 10 giorni stati ridotti in cenere più di 56.000 ettari di bosco e macchia mediterranea


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