23 settembre 2022
ore 23:56
di Carlo Migliore
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1 minuto, 45 secondi
 Per tutti

UNA PREMESSA - Quando si cerca di caratterizzare un'area ad alta vulnerabilità sotto il profilo delle precipitazioni c'è sempre un certo margine di incertezza, specie se si ha a che fare con fenomeni temporaleschi che sono piuttosto ridotti arealmente. Si tratta comunque di analisi statistiche, quindi con maggiore o minore probabilità di accadere e la statistica lascia inevitabilmente spazio a dei possibili imprevisti. Ad ogni modo e sempre con l'ausilio dei modelli matematici andremo a individuare quelle che per noi saranno le macro aree d'Italia più esposte alla fase di maltempo del weekend, consci che pur sussistendo all'interno della stessa zona una uguale probabilità di evento, questo potrebbe presentarsi con una certa discontinuità spaziale.

LE CRITICITA' DELLA GIORNATA DI SABATO 24 SETTEMBRE -  Condizioni di tempo perturbato con possibilità di forti temporali, nubifragi e allagamenti sussistono per la Liguria, l'Emilia centro occidentale, la bassa Lombardia, il basso Veneto occidentale e la medio alta Toscana. Attese piogge forti con accumuli importanti anche prossimi ai 100mm. Nell'ambito di questa macro area distinguiamo una zona più piccola compresa tra La Spezia, le province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Pistoia dove i fenomeni potrebbero rivelarsi particolarmente intensi e durevoli superare accumuli di 100mm. Altrove non sussisterebbero condizioni per criticità rilevanti.

LE CRITICITA' DELLA GIORNATA DI DOMENICA 25 SETTEMBRE -  Condizioni di tempo perturbato con possibilità di forti temporali, nubifragi e allagamenti sussistono per Friuli Venezia Giulia, bassa Toscana, Umbria, Lazio, interne marchigiane e abruzzesi, Campania settentrionale e province molisane di Isernia e Campobasso. In questa macro area attese piogge forti  con accumuli importanti anche prossimi ai 100mm. Nell'ambito di questa macro area distinguiamo una zona più piccola compresa tra il medio basso Lazio (Roma, Frosinone e Latina), le interne abruzzesi, essenzialmente l'Aquilano e la provincia campane di Caserta dove i fenomeni potrebbero rivelarsi particolarmente intensi e durevoli e superare accumuli di 100mm. Altrove non sussisterebbero condizioni per criticità rilevanti.


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