15 marzo 2019
ore 22:59
di Lorenzo Badellino
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Mercoledì sera situazione critica a Givoletto (TO). (Foto di Manuela Partel)
Mercoledì sera situazione critica a Givoletto (TO). (Foto di Manuela Partel)

AGGIORNAMENTO VENERDì ORE 22. E' stata un'altra notte di allerta quella da poco trascorsa sulle montagne piemontesi, a causa degli incendi. Il fohn ha ripreso a soffiare deciso dalla serata di giovedì e per tutta la notte ha alimentato le fiamme sui boschi di Givoletto fino a sfiorare Borgata Santa Maria, dove a scopo preventivo sono state evacuate circa 200 persone. Le operazioni di soccorso sono proseguite per tutta la notte.

Nel frattempo, nel corso di venerdì, si sono innescati altri due nuovi focolai in zona. Uno sul Monte Basso tra Cafasse e Monasterolo, l'altro, di dimensioni decisamente più ridotte, sopra Ca Bianca.

AGGIORNAMENTO MERCOLEDì ORE 16,30. Continua a bruciare la montagna torinese e i Vigili del Fuoco proseguono senza sosta nel tentativo di domare gli incendi, aiutati da Canadair giunti da Genova e da alcuni elicotteri. Intanto è stato definitivamente spento il focolaio che a inizio settimana si era acceso a Val della Torre, ma proseguono quelli di Cafasse, Corio e Givoletto. Proprio in quest'ultimo comune sono divampati due nuovi incendi nella notte.

AGGIORNAMENTO MERCOLEDì ORE 10. La scarsità di precipitazioni che ha caratterizzato la stagione invernale su buona parte del Piemonte e le raffiche di fohn che soffiano tese da giorni sono la causa del proliferare dei vasti incendi sulle Alpi torinesi che si spingono fino alla zona pedemontana. E' da inizio settimana che vanno a fuoco i boschi di Givoletto, Monasterolo, Lanzo, Cafasse e Corio Canavese.

Nella notte sono state effettuate evacuazioni proprio a Givoletto, in via Borgo Nuovo, dove le abitazioni vengono sfiorate dal fronte di fuoco. Solo nell'ultima notte si è attivato un nuovo incendio sul Monte Basso. Per tutta la notte i Vigili del Fuoco hanno lavorato per scongiurare che le fiamme raggiungessero i centri abitati, riuscendo ad arginare il fronte di fuoco che però in mattinata sembra aver ripreso vigore nella zona del Monte Basso. Intanto in mattinata è giunto un canadair da Genova e nelle prossime ore ne dovrebbero arrivare altri per fronteggiare la grave situazione.


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