1 giugno 2021
ore 11:37
di Carlo Migliore
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 Per tutti
Mappata la faglia che generò il grande terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908
Mappata la faglia che generò il grande terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908

MAPPATA LA FAGLIA RESPONSABILE DEL PIU' GRANDE SISMA DEL 900 - il terremoto tsunami che colpi lo Stretto radendo al suolo le due città di Reggio Calabria e di Messina il 28 dicembre del 1908 resta ad oggi il sisma più disastroso che abbia mai colpito l'Europa in epoca strumentale, persino peggio del terremoto di Lisbona nel 1755. Il numero di morti fu elevatissimo, c'è solo una stima tra i 90mila e i 120mila ma alcuni ritengono che possano essere stati anche di più. Potete quindi facilmente immaginare l'interesse scientifico per un evento epocale che in un futuro, si spera il più lontano possibile, potrebbe ripetersi. Lo Stretto di Messina è geologicamente molto complesso,  costituito da un sistema di faglie dove coesistono su brevi distanze, regimi tettonici diversi: estensionali, trascorrenti e compressivi. 

Non è quindi stato semplice identificare e mappare la faglia che ha generato il terremoto. Gli studi sono andati avanti per decenni e diverse sono state le teorie che si sono succedute dagli anni '80 ad oggi. Ma ora sembra che sia stata fatta luce su quell'enigma grazie ad uno studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina frutto di una collaborazione internazionale tra l'ateneo di Catania, l'Università di Kiel in Germania e l'Ingv. Questo studio, svela, per la prima volta, l'ubicazione e le caratteristiche geometriche della possibile faglia da cui si originò il devastante sisma. La ricerca dal titolo "The Messina Strait: Seismotectonic and the Source of the 1908 Earthquake" è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Earth-Science Reviews.

"La struttura corre lungo l'asse dello Stretto ed è individuabile a circa 3 chilometri dalle coste della Sicilia", dice Giovanni Barreca, coordinatore della ricerca: "Alla latitudine di Messina, la spaccatura curva verso Est penetrando nell'entroterra calabro per proseguire poi lungo l'asta fluviale del torrente Catona, una incisione fluviale tra Villa San Giovanni a Nord e Reggio Calabria a Sud". La faglia è inclinata verso Est e raggiunge la lunghezza massima di 34,5 km, essa disloca il fondale marino con scarpate alte fino a 80 metri. Secondo le relazioni lunghezza-magnitudo, la faglia è in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, una energia molto simile a quella liberata durante il terremoto del 1908.


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