4 marzo 2018
ore 9:47
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
L'immagine satellite NOAA che mostra il centro della tempesta allontanarsi dalla East Coast settentrionale
L'immagine satellite NOAA che mostra il centro della tempesta allontanarsi dalla East Coast settentrionale

Tra giovedì e venerdì una violenta tempesta atlantica ha coinvolto una larga porzione della East Coast degli USA, orchestrata da un profondo vortice di bassa pressione risalito velocemente da sud verso nord, scivolando lunga la costa. Ne sono conseguiti venti fortissimi con raffiche fino a 150km/h che hanno innalzato onde alte come palazzi sul Masachussetts, in particolare a Cape Code, il lembo più orientale della costa che si spinge verso l'Atlantico.


La tempesta è stata definita 'Bomb Cylone' e i problemi più gravi sono stati causati dalle diverse cadute di alberi che hanno tranciato le linee elettriche, lasciando al buio 1,4 milioni di persone tra gli stati di Pennsylvania, New York, Massachusetts, Maryland, Virginia e New Jersey. I black out hanno inoltre impedito i collegamenti ferroviari tra Washington e New York e provocato la cancellazione di circa 3000 voli negli aeroporti di Boston, Philadelphia, New York e Washington.


Sulle aree interne degli USA invece si è assistito ad un poderoso richiamo di correnti gelide dal Canada dirette verso il centro della depressione che risaliva velocemente di latitudine, provocando vere e proprie tempeste di neve in stati come Ohio e New York, con accumuli anche di mezzo metro, quasi paragonabili alla tempesta Jonas, che colpì gli Usa due anni fa.

Le condizioni di forte maltempo hanno provocato la morte di almeno sei persone tra la costa e le zone interne, sia per le intense nevicate che per i venti tempestosi e le mareggiate che hanno colpito le zone costiere.


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