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14 febbraio 2018
ore 12:16
di Carlo Migliore
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1 minuto, 23 secondi
 Per tutti

Come ben sappiamo, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, prevedere un terremoto è ancora impossibile ma non si può dire la stessa cosa delle eruzioni vulcaniche. Le eruzioni hanno tutta una serie di segnali premonitori che possiamo interpretare per cercare di capire entro certi limiti quando il vulcano esploderà. Certo non è semplicissimo, vanno interpretati i segnali gravimetrici, le deformazioni del suolo, il cambiamento della chimica dei gas e delle acque di falda, i micro terremoti. 

Eruzioni vulcaniche, una nuova scoperta ci aiuta a prevederle
Eruzioni vulcaniche, una nuova scoperta ci aiuta a prevederle

Recentemente una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications, aggiunge un nuovo tassello alla grande famiglia di segnali premonitori di un'eruzione. La scoperta si deve a Teresa Ubide, dell'università australiana del Queensland, e Balz Kamber, del Trinity College di Dublino. Analizzando dei cristalli all'interno delle rocce magmatiche dell'Etna si è scoperto che essi sono in grado di ricordare gli eventi eruttivi che li hanno generati. Questi cristalli iniziano infatti a formarsi molto prima dell'eruzione, quando il magma inizia a salire alla profondità di 30km e cambiano composizione durante la risalita.

Gli strati che formano questi cristalli ricordano le modalità dell'eruzione che li ha portati in superficie
Gli strati che formano questi cristalli ricordano le modalità dell'eruzione che li ha portati in superficie
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La loro struttura interne è fatta di strati, ogni strato caratteristico della profondità a cui si trovava il cristallo in quel momento. Studiando questi strati si è capito ad esempio che alcune eruzioni dell'Etna sono state innescate entro due settimane dall'arrivo del magma alla profondità di 10km. Le analisi attualmente condotte sull'Etna potrebbero essere facilmente estese anche ad altri vulcani, come il Vesuvio ad esempio, attualmente uno dei vulcani più pericolosi al mondo per densità abitativa e per le diverse e non facilmente prevedibili dinamiche con cui in passato è esploso.


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