26 marzo 2024
ore 8:09
di Carlo Migliore
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1 minuto, 31 secondi
 Per tutti

La musica e i suoni ci accompagnano costantemente nel corso della vita sin da quando nasciamo e hanno un comprovato effetto benefico sulla nostra salute. Una voce amica può ben disporci, una sinfonia può darci lo slancio a essere più reattivi, una canzone può farci desiderare di amare. A quanto pare questo linguaggio universale influenza persino l'ecosistema marino anche se le sinfonie in questione sono molto diverse da quelle dei nostri Mozart, Beethoven, Schumann. Parliamo di tutte quelle miriadi di piccole voci di pesci e schiocchi di invertebrati che si affollano nelle profondità degli oceani. Un gruppo di scienziati che ha lavorato al largo delle Isole Vergini americane nell'arcipelago dei Caraibi ha scoperto che le larve di un corallo hanno una maggiore propensione a stabilirsi in una barriera corallina dove siano presenti questi suoni.

Lo studio poi pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science è stato condotto sulla barriera corallina degradata di Salt Pond. Qui per tre notti consecutive sono stati riprodotti i suoni di una barriera corallina sana (precedentemente registrati) con l'ausilio di altoparlanti subacquei. Alla fine dei re giorni nella zona interessata da questi suoni si erano insediate una quantità di larve di corallo fino a sette volte superiori a quelle che si erano fermate nelle zone in cui non vi fosse questa "musica". Secondo Nadège Aoki della Woods Hole Oceanographic Institution nel Massachusetts autrice dello studio, questo stratagemma combinato con altri sforzi potrebbe aiutarci a ripristinare con successo tutti gli ecosistemi malati del Pianeta. Il mondo ha infatti già perso metà delle sue barriere coralline a partire dagli anni '50 a causa dell'impatto devastante del riscaldamento globale, della pesca eccessiva e dell'inquinamento.


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