28 aprile 2018
ore 13:37
di Carlo Migliore
tempo di lettura
1 minuto, 49 secondi
 Per tutti

Batteri e virus hanno da sempre accompagnato l'evoluzione delle specie sul nostro pianeta fino dalle prime forme di vita. Una convivenza spesso scomoda o pericolosa che ha prodotto epidemie anche devastanti. In risposta a queste piccole invisibili minacce l'uomo ha sviluppato una propria naturale difesa o laddove gli studi scientifici lo hanno consentito, specie dopo che Alexander Fleming scoprì la penicillina una difesa fatta di antibiotici. Oggi siamo più o meno in grado di affrontare le minacce esistenti in una competizione che vede comunque una sempre maggiore resistenza dei batteri e dei virus alle nostre difese, ma cosa accadrebbe se improvvisamente tornassero in vita agenti patogeni che hanno dormito per migliaia di anni ed ai quali non siamo per niente preparati?

Il globalwarming sta sciogliendo porzioni di ghiaccio molto antico che potrebbe contenere virus sconosciuti
Il globalwarming sta sciogliendo porzioni di ghiaccio molto antico che potrebbe contenere virus sconosciuti

Nel mese di agosto 2016, in un angolo remoto della tundra siberiana nella penisola di Yamal, un ragazzo di 12 anni è morto e almeno una ventina di persone sono state ricoverate in ospedale dopo essere state esposte al batterio dell'antrace. La teoria è che oltre 75 anni fa, una renna infettata con questo pericoloso batterio è morta e la sua carcassa congelata è rimasta intrappolata sotto uno strato di permafrost fin quando l'ondata di caldo dell'estate del 2016, non l'ha riportata alla luce contaminando acqua e terreni circostanti. Più di 2.000 renne nella zona furono infettate finché non ci furono anche i casi umani sopraesposti.

Agenti patogeni pericolosi potrebbero risvegliarsi a causa del riscaldamento globale
Agenti patogeni pericolosi potrebbero risvegliarsi a causa del riscaldamento globale

La paura è che questo evento possa non essere un caso isolato. Il riscaldamento globale sta infatti gradualmente sciogliendo porzioni sempre più ampie di permafrost o ghiaccio di età antica, persino più antica di un milione di anni, in cui sono intrappolati batteri e virus che in passato hanno comportato delle epidemie. Cosa accadrebbe se questi agenti patogeni attualmente in stasi per le basse temperature e la mancanza di ossigeno si risvegliassero? L'antrace non è l'unica minaccia, nella tundra siberiana ci sono sepolte anche persone decedute a causa dell'influenza spagnola, del vaiolo e della peste bubbonica e non sappiamo nulla dei batteri o dei virus più antichi che potrebbero tornare in vita.



Seguici su Google News


Articoli correlati