8 gennaio 2023
ore 13:49
di Carlo Migliore
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1 minuto, 53 secondi
 Per tutti

Astronomi e astrofili la stanno osservando già da un po' ma C/2022 E3, soprannominata la Cometa di Neanderthal, perché l'ultima volta che passò vicina alla Terra (50mila anni fa) c'erano ancora gli uomini di Neanderthal, raggiungerà il suo punto di minima distanza da noi  il 1 febbraio. In quel giorno sarà a circa circa 42 milioni di chilometri dalla Terra ed è possibile che possa essere vista anche a occhio nudo. Attualmente la sua magnitudine apparente (luminosità rispetto alla visione dalla Terra) è 7.5 al di sopra quindi della soglia di visibilità a occhio nudo che è all'incirca 6 (minore è la magnitudine, più luminoso è il corpo celeste) ma non è escluso che nel suo viaggio di ritorno dal Sole possa arrivare a toccare la magnitudine 6 o persino meno. 


La cometa in questi giorni si sta avvicinando al Sole e raggiungerà il 12 gennaio la sua minima distanza dalla nostra stella, a quel punto il calore farà sublimare il ghiaccio che la costituisce aumentando l'intensità della sua chioma e questo lascia ben sperare per una sua successiva visibilità anche a occhio nudo. In ogni caso sarà sicuramente visibile con l'ausilio di piccoli telescopi e binocoli, basterà sapere dove puntarli. Ebbene il 30 gennaio prossimo la cometa passerà proprio accanto alla Stella Polare, che è allineata perfettamente alle ultime due stelle del Grande Carro ed è alla coda del Piccolo Carro

Trovare il Grande Carro è piuttosto semplice quindi sarà facile trovare anche il piccolo carro e la Stella Polare e dunque sapere dove puntare i nostri binocoli, telescopi e anche gli occhi. Come sempre per tutte le osservazioni di corpi celesti poco luminosi consigliamo di recarvi in un posto lontano dalle luci della città, meglio se in montagna. Naturalmente il tempo dovrà essere sereno!!

C/2022 E3 è stata scoperta i 2 marzo del 2022 dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci. Al momento della scoperta, la cometa aveva una magnitudine apparente di 17,3 ed era di circa 4,3  UA (640 milioni di  km ) dal Sole. L'oggetto fu inizialmente identificato come un asteroide, ma successive osservazioni rivelarono che aveva una chioma molto condensata , indicando che si trattava di una cometa.


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