26 giugno 2018
ore 9:09
di Paolo Corazzon
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 Per tutti

Le espressioni "tornado" e "tromba d'aria" sono sinonimi. È sbagliato quindi pensare che un tornado sia una tromba d'aria molto più forte: sono concettualmente la stessa cosa. Per semplice abitudine, in Italia fenomeni del genere vengono chiamati trombe d'aria, in altre parti del mondo (come negli Stati Uniti) si preferisce usare l'espressione tornado (twister in inglese).

Un tornado si abbatte sulle praterie statunitensi
Un tornado si abbatte sulle praterie statunitensi

Il nostro Paese non è immune da questi fenomeni: in Italia in media si verificano 8-10 trombe d'aria all'anno, solitamente concentrate tra l'estate e l'autunno. Le zone maggiormente colpite sono le aree pedemontane alpine, il Friuli, il Ponente Ligure, le coste dall'alta Toscana e del Lazio e la Sicilia orientale. Nelle trombe d'aria "italiane" di solito il mulinello ha un diametro di 50-150 metri, con venti che ruotano intorno al centro del mulinello alla velocità di 100-150 km/ora, mentre l'imbuto si sposta insieme alla nube temporalesca alla velocità di circa di 30-40 km/ora. 

Fortunatamente questi "mostri" meteorologici hanno durata breve (difficilmente oltre i 30 minuti), riuscendo così a percorrere solitamente distanze limitate, in media 5-10 km. La rarità del fenomeno e la ristretta area da esso interessata fanno sì che la probabilità che un dato luogo sia investito da una tromba d'aria risulti molto bassa, ma purtroppo non del tutto remota. 



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