27 gennaio 2023
ore 7:59
di Francesco Nucera
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Co2 in temporanea lenta crescita
Co2 in temporanea lenta crescita


Il Met Office, il servizio meteorologico del Regno Unito prevede che nonostante le emissioni in corso, il 2023 sarà caratterizzato da un accumulo più lento del solito di CO₂per via di un aumento di quei processi naturali che assorbono più carbonio.

Dietro questo effetto mascherante c'è il fenomeno de La Niña. La Niña, al suo terzo anno consecutivo, sta infatti rallentando l'accumulo di CO₂ promuovendo le foreste tropicali e la vegetazione, attraverso l' aumento della piovosità nelle regioni tropicali, ad assorbire più anidride carbonica del solito. L'aumento di concentrazione in atto è dunque inferiore a quello che ci sarebbe stato senza l'ulteriore assorbimento di carbonio da parte delle foreste. 

La natura però da sola non basta e l'aumento di CO₂ di quest'anno potrebbe sembrare in linea con uno scenario che limita il riscaldamento globale a 1,5°C. Si tratterà tuttavia di una fase temporanea e rimane sempre prioritario il taglio delle emissioni se si vuole limitare il riscaldamento globale alla succitata soglia termica. Per raggiungere questo obiettivo, l'accumulo di CO₂ deve rallentare e alla fine fermarsi in circa un decennio.

Le previsioni non sono incoraggianti per il 2023; il Met Office calcola che la concentrazione media annuale di CO₂ a Mauna Loa, nelle Hawaii, sarà di 1,97 ± 0,52 parti per milione (ppm) superiore nel 2023 rispetto al 2022. Senza l'effetto mascherante de La Niña, l'aumento sarebbe stato di 2,3 parti per milione. Per seguire lo scenario di +1,5°C, l'aumento deve continuare a ridursi di anno in anno. Ciò sarebbe possibile solo attraverso tagli rapidi e profondi delle emissioni globali.


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