7 febbraio 2023
ore 16:12
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Gelo e neve nell'est Europa in un'immagine di archivio
Gelo e neve nell'est Europa in un'immagine di archivio

Con la gelida porta russa spalancata verso il centro del Continente le masse d'aria fredda non trovano ostacoli lungo il loro percorso e si riversano su almeno due terzi d'Europa. Primi a farne le spese sono però gli stati centro-orientali, dove ritroviamo isoterme a circa 1500m di quota sulla Penisola Balcanica e sull'Ucraina, che si traducono in temperature minime anche di -15°C in pianura. Solo i valori registrati all'alba di oggi in Slovacchia, ma anche in Austria al confine con la Repubblica Ceca. Le temperature più basse sono state registrate in Romania, con punte di -19°C a 600m di quota nella Transilvania, ma si segnalano anhe valori intorno a -11/-13°C nel sud della Polonia, -12°C nell'est della Germania. Seppur più attenuato il freddo russo si avverte fino nell'Europa centrale, con buona parte della Francia che è andata sotto zero e -1°C a Parigi.

E' più attenuato il freddo nel comparto meridionale balcanico, ma la neve è caduta abbondante e a bassa quota in Grecia o localmente al livello del mare. Nella giornata di ieri, lunedì, nevicate hanno interessato anche Atene, imbiancando addirittura il centro della città. La neve ha fatto la sua comparsa sin ad Istanbul, oltre che sulle zone interessate dal gravissimo sisma.




Il gelo insisterà sull'Europa orientale fino alla fine della settimana, anche se dal weekend andrà parzialmente attenuandosi. Tra mercoledì e giovedì però gli attesi rasserenamenti favoriranno un forte irraggiamento notturno e una decisa perdita di calore verso lo spazio, permettendo alle temperature minime di scendere ulteriormente. Non saranno da escludersi infatti picchi anche di -20°C fino a quote di pianura tra Romania e Bulgaria, lievemente superiori tra Ungheria e Serbia.


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