27 novembre 2011
ore 7:51
di Fabio Da Lio
tempo di lettura
1 minuto, 58 secondi
 Per tutti
Il ghiacciaio nel 1968, visto dal lago di Fedaia (2030m) (bellunovirtuale.com)
Il ghiacciaio nel 1968, visto dal lago di Fedaia (2030m) (bellunovirtuale.com)
Per chi non la conoscesse, la Marmolada è un gruppo montuoso delle Alpi orientali, situata tra le province di Belluno e Trento, che raggiunge la quota massima di 3343m; a tal proposito viene considerato il gruppo più alto delle Dolomiti. In esso è presente un ghiacciaio che negli ultimi tempi non gode di ottima salute: fino a qualche anno fa infatti le sue condizioni permettevano la pratica dello sci estivo lungo 2 o 3 piste situate a quota 3000 metri; dal 2003 non sono state più riaperte durante la stagione calda. La prima fotografia qui a fianco è stata scattata nel 1968 sul lago di Fedaia (2030m) e mostra chiaramente la linea del ghiacciaio centrale sul versante settentrionale della Marmolada poco più in alto del lago. A seguire osserviamo in basso una carrellata di immagini scattate più o meno dallo stesso punto negli anni 2006, 2008 e 2011: da un rapido confronto si evince che il ghiacciaio sarà destinato lentamente a morire nel tempo.  

I gestori degli impianti sciistici del versante trentino della Marmolada hanno così pensato di prendere esempio da quanto sta accadendo negli ultimi quattro anni sul ghiacciaio del Presena, nella zona del Tonale, tra Lombardia e Trentino. Infatti l'utilizzo di teli geotessili, posizionati sopra il ghiacciaio durante i mesi estivi, ha permesso la riflessione di metà dell'energia ricevuta dall'atmosfera, che ha fatto guadagnare alla neve uno spessore medio di circa 1.4m, per un totale complessivo di 280mila metri cubi che, in condizioni normali, sarebbero andati completamente perduti. In realtà alla base del ghiacciaio il livello di neve sotto i teli è risultato fino a 4 metri più alto rispetto alle aree vicine rimaste scoperte.

L'obiettivo principale comunque non è legato tanto alla salvaguardia del ghiacciaio, ma piuttosto alla stagione sciistica ed al fatto che le società che ne gestiscono gli impianti spendono troppo per ripristinare alcune parti esposte del ghiacciaio quando c'è da tracciare le piste, preferendo di gran lunga la posa dei teli. Grazie a questo però la Provincia di Trento sorveglia le operazioni, in collaborazione con i tecnici di Meteotrentino e gli esperti dell'Università di Milano, approfittando intanto dell'occasione per studiare gli effetti dei teli sul ghiacciaio. Sarà così anche per la Marmolada?...
2006 (bellunovirtuale.com)
2006 (bellunovirtuale.com)
2008 (bellunovirtuale.com)
2008 (bellunovirtuale.com)
2011 (bellunovirtuale.com)
2011 (bellunovirtuale.com)

Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati