Siamo Meteo ufficiale del giro d'Italia
SCOPRI IL GIRO
27 giugno 2022
ore 23:49
di Carlo Migliore
tempo di lettura
2 minuti, 40 secondi
 Per tutti

Dopo aver chiarito i concetti di caldo torrido, caldo afoso e temperature apparenti (si spera) passiamo ad altri termini che si usano frequentemente nel linguaggio comune quando fa molto caldo ma sui quali si fa una grande confusione. Le temperature elevate possono creare disagio fisico e problemi anche gravi di salute, per questo motivo quando sono previsti valori estremamente elevati di temperatura si parla di possibile "Colpo di calore" o di "Insolazione" o "Colpo di Sole". Ebbene c'è una grande differenza tra i due termini:

Il colpo di calore è sostanzialmente un surriscaldamento eccessivo del corpo che si verifica quando la sudorazione è inefficace, quindi in condizioni di caldo soprattutto afoso. Il sudore non evapora dalle pelle e la temperatura del corpo sale, e sale anche oltre i 40°C in meno di mezz'ora. I sintomi sono calo della pressione, vertigini, mal di testa, nausea o vomito, crampi. Se non prontamente trattato, il colpo di calore può portare anche a collasso e perdita di coscienza, nei casi più gravi, si può assistere anche all'insorgenza di danni agli organi interni  come cuore, cervello, reni e polmoni e alla comparsa di convulsioni e coma. In alcune circostanze, gli esiti del colpo di calore possono risultare fatali. Per subire un colpo di calore non è necessario essere esposti direttamente alla radiazione solare, può avvenire tranquillamente anche all'ombra. Le categorie più a rischio sono anziani, bambini molto piccoli, pazienti affetti da malattie croniche, cardiopatici, individui disidratati.

L'insolazione o colpo di sole avviene invece quando il corpo resta esposto per periodi di tempo prolungati alla radiazione solare e può sopraggiungere sia in condizioni di caldo torrido che in condizioni di caldo afoso, la condizione necessaria e sufficiente è trovarsi sotto al sole. I più tipici colpi di sole avvengono in spiaggia ma non di rado anche in montagna dove la temperatura è più bassa ma è invece più alta la radiazione ultravioletta. Il sintomo prevalente è un forte mal di testa, dovuto all'azione dei raggi ultravioletti sui vasi sanguigni cerebrali e del capo. Possono poi subentrare nausea e vomito. Il colpo di sole può frequentemente associarsi a scottature sul corpo o sulla sola testa e la categoria più a rischio è quella dei bambini.

Entrambe le due condizioni possono sopraggiungere in giornate definite spesso impropriamente canicolari. Questo termine, "Canicola" non è necessariamente sinonimo di estremamente caldo o rovente. La Canicola è infatti un periodo dell'anno definito a livello astronomico, quando il sole  ha appena oltrepassato le costellazioni del Cane maggiore e del Cane minore (per l'emisfero boreale tra la fine del mese di luglio e quella del mese di agosto). Sono statisticamente le giornate più calde dell'anno ma non è detto che lo siano in assoluto, quindi utilizzare il termine canicolare per definire una giornata caldissima, o peggio ancora una temperatura elevatissima, è decisamente improprio. Una giornata compresa tra fine luglio e agosto in cui la massima è di 24°C  è di per se stessa canicolare anche se non infuocata.


Seguici su Google News


Articoli correlati