12 novembre 2022
ore 23:53
di Carlo Migliore
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1 minuto, 53 secondi
 Per tutti

Siamo nella seconda parte dell'autunno e ci tocca avere a che fare con configurazioni che dal punto di vista della circolazione atmosferica sono più di stampo estivo. Anticicloni sub tropicali prevalenti e un flusso atlantico pigro che a stento lambisce l'area mediterranea. Se non fosse per il minimo ciclonico arrivato dai Balcani non avremmo neppure quelle poche isolate precipitazioni. Ma la nuova settimana promette maggiore dinamicità, le correnti portanti, quelle che trascinano le grandi perturbazioni sembrerebbero intenzionate ad una maggiore ondulazione che coinvolgerebbe anche buona parte della nostra Penisola. Vediamo come dovrebbe andare:

Nella prima parte della settimana avremo ancora a che fare con i residui del vortice retrogrado che una volta attraversata l'Italia nel corso del weekend, si posizionerà tra Francia e Germania, per essere agganciato dalla circolazione atlantica. Associato al minimo un ultimo fronte che interesserà la Penisola nella giornata di lunedì portando piogge e rovesci sulle regioni centro meridionali e isolatamente su parte del Nord. Passata questa instabilità entrerà in gioco la saccatura atlantica con una seconda perturbazione più intensa e organizzata che dovrebbe transitare sulla Penisola tra mercoledì 16 e giovedì 17 con qualche avanguardia al Nord già martedì 15. Attese piogge, rovesci e temporali anche abbondanti con il ritorno della neve in montagna, soprattutto sulle Alpi a causa dell'abbassamento delle temperature.

La seconda parte della settimana vedrà una saccatura atlantica ancora protesa verso l'Europa centrale e meridionale in grado di trasportare una terza perturbazione. La traiettoria del fronte è ancora incerta ma verosimilmente dovrebbe riuscire ad abbracciare l'intera Penisola. In forse la possibilità che riesca a formare un vortice in area mediterranea in grado di portare forte instabilità fino a tutto il weekend. Ma a prescindere dalla localizzazione dei fenomeni e dalle tempistiche che saranno certamente meglio affrontate nel corso dei prossimi aggiornamenti, quello che è importante notare è che qualcosa inizia a smuoversi. Si tenga presente che tra poco più di due settimane entreremo nell'inverno meteorologico e quindi sarebbe anche fin troppo tardi per assistere ad una fase schiettamente autunnale. Ma meglio tardi che mai, come si suol dire!


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