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19 febbraio 2023
ore 23:47
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Non è stato facile per i modelli matematici trovare una quadra che li mettesse tutti d'accordo ma ora la strada si è delineata con buona attendibilità. Parliamo naturalmente del periodo successivo al Carnevale e del pluri-annunciato cambio della circolazione sul Mediterraneo centrale che ci ha fatto tribolare praticamente fino a oggi. Le redini del cambiamento saranno tirate in una prima fase da un vortice sulla Penisola Iberica che richiamerà correnti sciroccali piuttosto miti sull'Italia. Correnti foriere di pioggia e anche di neve che tuttavia a causa delle temperature miti non riuscirà a cadere a bassa quota e almeno in una prima fase sarà assente sull'Appennino centro meridionale. 

Ad oggi e con le ultime emissioni possiamo dire che a beneficiare di nevicate saranno soprattutto le Alpi e le Prealpi. Quando? Probabilmente non prima del 25 quando saremo raggiunti dal primo fronte perturbato legato al vortice iberico. A che quota? Considerando le termiche proposte dai modelli si tratterà di quote medio alte dai 1300 ai 1700m in possibile calo poi per il 26 fino a 1200/1400m. Quanta ne cadrà? Difficile dirlo con precisione ma c'è la possibilità che gli accumuli possano essere abbondanti soprattutto sulle Alpi centro occidentali. Altrove la neve sarebbe sfavorita dalle termiche troppo elevate anche se non esclusa sulle cime più alte dell'appennino centrale.

Queste per ora le novità, non ci spingiamo sul periodo successivo che è ancora in fase di analisi ma nuove e più importanti occasioni, che coinvolgerebbero anche l'Appennino meridionale probabilmente non mancheranno.


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