28 dicembre 2018
ore 7:00
di Daniele Berlusconi
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Inquinamento fine anno
Inquinamento fine anno

INQUINAMENTO IN AUMENTO - Entro fine anno il livello della concentrazione di inquinanti nelle principali città Italiane è destinato ad aumentare. Il robusto campo anticiclonico che dominerà il tempo nei prossimi giorni non consentirà il ricambio d'aria negli strati prossimi al suolo: la presenza di inversioni termiche e nebbie su pianure e fondovalli, la totale assenza di precipitazioni e la scarsa ventilazione saranno i principali responsabili del peggioramento della qualità dell'aria, in particolar modo sulla pianura Padana. 

LE ZONE PIU' A RISCHIO - La scarsa attività industriale dei giorni di Natale e Santo Stefano ha per il momento mantenuto su valori ancora accettabili i livelli dei principali inquinanti, del PM10 e del PM2.5. E' tuttavia presumibile che con la ripresa (seppur parziale) delle attività umane e l'aumento del traffico nei prossimi giorni verranno raggiunti e superati i valori limiti di riferimento per diversi giorni. Sarà sicuramente la Pianura Padana la zona a risentire maggiormente degli effetti negativi dell'inquinamento a causa della sua particolare conformazione orografica chiusa su tre lati e in primis i grandi agglomerati urbani; anche le pianure toscana e l'area metropolitana di Roma sperimenteranno un aumento della concentrazione di inquinanti. Andrà un po' meglio sui rilievi, specialmente oltre i 600-700 metri di quota.

LA TENDENZA - Per un cambiamento della circolazione atmosferica che possa portare un po' di beneficio alla qualità dell'aria delle nostre città dovremmo probabilmente attendere il nuovo anno, quando il campo anticiclonico dovrebbe mostrare i primi segnali di cedimento. 

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