17 dicembre 2023
ore 23:57
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Probabilmente per la nostra cultura occidentale facciamo riferimento quasi sempre, almeno con il pensiero romantico, al bianco Natale americano, Newyorkese in particolare che ci ha regalato dozzine di film che ci hanno fatto sognare. Ma la realtà italiana è ben diversa e ha lasciato quasi sempre spazio a grandi delusioni soprattutto negli ultimi 20 anni. Bisogna infatti tornare indietro ai fatidici anni '60, '70, '80, '90 per trovare degli importanti eventi di neve caduti fino a bassa quota o in pianura su buona parte d'Italia nei giorni del Natale.

UN BIANCO NATALE CHE NON C'E' MAI STATO NEGLI ULTIMI 20 ANNI - Nonostante si continui a sperare che i giorni delle festività natalizie siano accompagnati da freddo e da neve, da almeno 20 anni ciò non è mai accaduto. Il Natale storicamente più vicino a noi, che vide delle nevicate anche abbondanti seppur solo su parte del Nord Italia (Milano in primis), fu quello del 2000.

Mentre per trovare una situazione più generale con gelo diffuso e neve dobbiamo tornare indietro di quasi 30 anni, non proprio il 25 dicembre ma il giorno di Santo Stefano del 1996, quando un'ondata di gelo continentale portò le neve fin sulla costa adriatica e successivamente intorno al 29 anche sulle regioni occidentali come Toscana e Lazio grazie ad un minimo tirrenico. Altre giornate di Natale fredde con neve fino a bassa quota o in piano furono quelle del 1970, 1984, 1986. Il Natale più gelido di tutti fu quello del 1986 quando un'isoterma di -10°C a 1500m investì gran parte della Penisola.

UNA LUNGA SFILZA DI NATALI ANTICICLONICI E MITI: non si contano invece soprattutto nell'ultimo ventennio le giornate anticicloniche e miti che hanno caratterizzato il Santo Natale. Citiamo ad esempio il Natale degli anni 2022, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015, 2012, 2011 (solo al Nord), 2006, 2003 (solo al Nord), 2002.

Il motivo per cui sull'Italia il periodo natalizio è quasi sempre sfavorevole alle ondate di freddo e di neve fino a bassa quota sta tutto nel tipo di circolazione atmosferica. Normalmente il mese di dicembre, soprattutto l'ultima decade è spesso caratterizzato da una prevalenza di correnti oceaniche, occidentali dunque e per loro natura molto miti, non solo in Italia ma in generale un po' su tutta l'Europa occidentale. A livello statistico il regime atlantico ha maggiori chance di interrompersi tra  gennaio e febbraio consentendo all'aria fredda artica marittima o continentale di raggiungere l'Europa meridionale e dunque anche l'Italia. Vedremo come andrà quest'anno!


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