27 luglio 2020
ore 13:29
di Francesco Nucera
tempo di lettura
1 minuto, 21 secondi
 Per tutti

Il primo uragano atlantico della stagione è Hanna che sta ancora portando forti piogge e inondazioni nell'estremo sud del Texas e del Messico settentrionale dopo aver fatto landfall come categoria 1. L'Oceano Atlantico è in fermento e secondo le prime proiezioni di Aprile dovrebbe trattarsi di una stagione molto attiva. Questa tendenza sembra essere confermata. La stagione degli uragani in Atlantico inizia il 1 giugno e termina il 30 novembre. Settembre è di solito il mese più attivo, ma il numero di tempeste, uragani e uragani maggiori varia di anno in anno.

Le condizioni sono ora potenzialmente interessanti per lo sviluppo ciclogenetico. Ma sarà nei prossimi mesi che si attende una maggiore attività sopratutto quando entrerà La Nina. Un monsone piuttosto attivo determina l'uscita dal continente africano di onde tropicali che attraversano l'area di maggior sviluppo che si presenta piuttosto calda. Le anomalie di temperatura delle acque superficiali atlantiche sono di molto sopra la media, perfino superiori ad annate interessanti come la 2005. In pratica sono condizioni che possono supportare uragani di tipo major se si generassero. I valori termici oscillano tra +27 e +30°C sul Golfo del Messico. Fino a questo momento, in concomitanza con le onde africane, c'è stata anche una certa mole di sabbia desertica e di aria secca, un fattore limitante per i cicloni.

Nel frattempo in Atlantico c'è da monitorare un'area di bassa pressione che si va organizzando. Secondo le proiezioni potrebbe transitare verso una depressione o tempesta tropicale entro i prossimi 2 giorni coinvolgendo successivamente le Antille.


Seguici su Google News


Articoli correlati