31 gennaio 2024
ore 23:45
di Lorenzo Badellino
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Meteo. Nebbie e smog alle stelle anche nei prossimi giorni
Meteo. Nebbie e smog alle stelle anche nei prossimi giorni

DOMINIO DELL'ANTICICLONE. Nessun cambiamento significativo è ancora in vista nei prossimi giorni, per lo strapotere dell'anticiclone che detta legge su almeno due terzi del Vecchio Continente mantenendo tempo stabile. I massimi pressori rimangono posizionati sull'Europa centrale e passano per l'Italia, sbarrando completamente la strada alle perturbazioni atlantiche.

Meteo mercoledì - giovedì
Meteo mercoledì - giovedì

SMOG ALLE STELLE. Si devono fare i conti con le inversioni termiche e le nebbie che al Nord sono a tratti insistenti e tali rimarranno nei prossimi giorni, provocando anche una forte concentrazione di sostanze inquinanti nei bassi strati, a partire dal PM10 che tra Lombardia, Veneto ed Emilia oscillerà su valori di quasi ai 150µg/m3, ovvero più di due volte superiori ai limiti su città come Milano e Verona, lievemente più bassi a Torino. L'aria sarà un po' meno inquinata al Centro-Sud, con i valori che oscilleranno intorno a 70-90µg/m3 in Toscana nell'area di Firenze, 40-60µg/m3 in quella di Roma e di Napoli.

Concentrazione PM10 prevista per giovedì sera
Concentrazione PM10 prevista per giovedì sera

NEBBIE E NUBI BASSE. Ancora possibilità di nebbie in Valpadana ma meno fitte ed estese rispetto ai giorni scorsi, per via di un parziale ingresso di correnti da Nord che ne limiteranno la formazione; banchi di nebbia che peraltro riusciranno a sollevarsi con maggiore facilità durante il giorno, salvo poche eccezioni. Nel weekend tuttavia torneranno ad intensificarsi, sempre in Pianura Padana, specie domenica, quando con maggior facilità persisteranno anche nelle ore centrali della giornata. Da segnalare anche nubi basse e foschie dense che interesseranno Liguria e Toscana, giovedì pure Sardegna e diverse aree del medio-basso versante tirrenico, esposti ad infiltrazioni di correnti umide provenienti da Ovest.

DEBOLE FRONTE FREDDO TRA GIOVEDI' E VENERDI'. Contemporaneamente le zone alpine di confine verranno lambite dal passaggio della coda di un fronte in scorrimento a latitudini più settentrionali, in grado di generare qualche locale debole piovasco giovedì sui settori confinali alto atesini. Venerdì lo stesso piegherà verso i Balcani sfiorando il Sud Italia, con una certa nuvolosità associata a locali piovaschi, più probabili su Appennino meridionale, bassa Calabria e centro-est Sicilia

'NEVE CHIMICA'. In questi giorni nelle aree padane soggette a forti gelate e in presenza di nebbia si è assistito a locali episodi di neve da nebbia. Non si tratta di nevicate da perturbazione, bensì di fiocchi di neve che, chiaramente solo con temperature sotto lo zero, si formano nella nebbia e cadono al suolo, rivestendo anche di un velo bianco le superfici. Viene impropriamente chiamata anche 'neve chimica' in quanto è incentivata dalla concentrazione di inquinanti che fungono da nuclei di condensazione per la formazione del fiocco di neve: non a caso si verifica con maggiore facilità nelle aree più inquinate della Valpadana. Il nome non deve però allarmare: questo tipo di neve non è più inquinata di quanto non lo sia già l'aria, anzi la ripulisce in parte agglomerando le polveri sottili e trascinandole nel suolo.

FORTI INVERSIONI TERMICHE. Le temperature si manterranno superiori alle medie soprattutto su colli e monti, quindi al di sopra delle inversioni termiche tipiche dei regimi anticiclonici invernali, con l'aria fredda e più pesante che ristagna nei bassi strati tra pianure e fondovalle, soprattutto nelle ore notturne. Lo zero termico si manterrà intorno ai 2800m fino alla fine del mese al Centro-Nord, anche se in pianura le temperature minime potranno avvicinarsi allo zero in Val Padana e sulle zone interne del Centro Italia, favorendo gelate notturne nei giorni della Merla, così come nei primi di febbraio.


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