18 aprile 2020
ore 20:00
di Edoardo Ferrara
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 Per tutti
Cronaca meteo: troppa poca pioggia su diverse aree d'Italia
Cronaca meteo: troppa poca pioggia su diverse aree d'Italia

CRONACA METEO, TROPPA POCA PIOGGIA SULL'ITALIA - Come se non bastasse l'emergenza Coronavirus, l'Italia è chiamata ad affrontare un altro problema serio: quello climatico. Su gran parte del nostro territorio non piove in modo significativo ormai da mesi, salvo casi localizzati, con deficit pluviometrici piuttosto pesanti su diverse regioni. Tra le aree che soffrono maggiormente la carenza di pioggia segnaliamo quelle del Nord Italia, dove non transita una perturbazione significativa dal 18-20 dicembre dello scorso anno. Le cose non vanno molto meglio anche su molte zone del Centrosud, dove si è passato qualche fronte ma spesso indebolito e poco incisivo, con precipitazioni disomogenee, mal distribuite e nella maggior parte dei casi di modesta entità. Dopo un Inverno sostanzialmente secco e termicamente sopra media (il più caldo mai registrato in Europa), anche la Primavera si sta mostrando ad ora avara di precipitazioni (quando invece normalmente una stagione così vivace offre spunti piovosi importanti).

Marzo ha giocato a fare l'Inverno per un paio di settimane ma a livello generale con pochi spunti piovosi mentre aprile, mese solitamente assai dinamico, sta per ora andando anche peggio sotto lo strapotere dell'alta pressione. Le grandi assenti negli ultimi 4 mesi sono state le perturbazioni atlantiche, quelle che portano piogge diffuse e ben distribuite o che possono scavare importanti depressioni sui mari italiani. I (pochi) spunti instabili sono spesso giunti da Nord o da Est, ma con effetti in genere modesti salvo casi assai localizzati, dove si sono avute magari piogge anche importanti ma sempre e solo circoscritte temporalmente e spazialmente. 

POTENZIALI PROBLEMI PER L'APPROVVIGIONAMENTO IDRICO - In questi giorni è partita la stagione irrigua ma le riserve idriche sono già in sofferenza su diverse aree, in particolare al Nord: secondo il monitoraggio effettuato dall'Anbi, l'associazione dei consorzi di bonifica «i flussi in alveo sono in diminuzione fin dal transito in Piemonte, dove solo la Dora Baltea è superiore allo scorso anno, mentre il Tanaro è dimezzato e la Stura di Lanzo è addirittura al 25%  rispetto al 2019. Le piogge di marzo sono diminuite del 34,6% rispetto a 12 mesi fa». In sofferenza anche i corsi lombardi, mentre Lago di Como, d'Iseo e il Lago Maggiore risultano ben al di sotto del livello idrografico medio (va meglio sul Lago di Garda). Problemi anche al Centrosud dove tuttavia la situazione è più diversificata: la diga di Penne in Abruzzo è ad esempio quasi al massimo della propria capacità, così come i bacini piacentini del Tidone e del Molato; in Sardegna situazione ancora accettabile. Tuttavia altrove la situazione media è di deficit idrico. Deficit che potrebbe causare ulteriori problemi al settore agricolo, dove già si soffre la carenza di manodopera per l'emergenza Coronavirus. Dobbiamo augurarci che almeno la fine di aprile e maggio portino con sé preziose piogge. 

PERCHE' STA ACCADENDO QUESTO - Da metà dicembre e tuttora assistiamo ad una netta predominanza dell'alta pressione non solo sull'Italia, ma anche su vaste porzioni d'Europa: deficit pluviometrici significativi si sono infatti registrati pure su gran parte dell'Europa centrale e orientale. Da metà dicembre e almeno fino alla prima parte di marzo il vortice polare si è dimostrato particolarmente forte in sede artica. Immaginiamo questo vortice come una sorta di trottola: più il vortice è forte, più esso gira più velocemente su sé stesso concentrando gran parte del gelo che lo alimenta sopra l'Artico e contemporaneamente avvicinando a sé la corrente a getto polare. In questa dinamica gli anticicloni vengono 'risucchiati' dalle latitudini sub-tropicali verso le medie latitudini europee, l'anticiclone delle Azzorre si rafforza e viene 'stiracchiato' verso l'Europa. Risultato: condizioni meteorologiche tempestose sul Nord Europa, dove i venti vengono esasperati, tempo invece spesso secco e con temperature ben oltre la media sull'Europa centro-meridionale. A dire il vero nell'ultimo periodo abbiamo assistito anche ad un sbilanciamento dell'alta pressione sul Nord Europa, tuttavia la sua matrice sub-tropicale rimane forte abbastanza da impedire l'ingresso franco delle perturbazioni atlantiche su Mediterraneo centrale e Italia. 

L'indice AO, acronimo di Artic Oscillation, ci indica lo stato di forza del vortice polare: tanto più questo indice assume valori positivi, tanto più forte e concentrato è il vortice polare. I dati nel grafico a corredo dell'articolo ci mostrano un indice AO sempre positivo da gennaio ad oggi, con valori record a febbraio. Nei prossimi giorni dovremmo comunque assistere ad un allentamento del vortice e ad un final warming e questo potrebbe portare qualche novità sulle configurazioni bariche in Europa nel medio-lungo termine.

L'Indice AO negli scorsi mesi e le proiezioni per i prossimi giorni. Fonte NOAA
L'Indice AO negli scorsi mesi e le proiezioni per i prossimi giorni. Fonte NOAA

Vale la pena notare come anche l'indice NAO, North Atlantic Oscillation, sia rimasto spesso positivo: quando la NAO è positiva significa che l'anticiclone delle Azzorre è forte, contestualmente alla presenza di un profonde depressioni nell'area islandese. 

L'Indice NAO negli scorsi mesi e le proiezioni per i prossimi giorni. Fonte NOAA
L'Indice NAO negli scorsi mesi e le proiezioni per i prossimi giorni. Fonte NOAA

Nella seguente immagine riportiamo le anomalie di geopotenziale a circa 5500m di altezza dal 1 gennaio al 10 aprile: anomalie positive, ovvero le aree colorate di giallo-arancione, sottendono una predominanza degli anticicloni, la mappa è eloquente per l'Europa centro-meridionale

Le anomalie di geopotenziale a circa 5500m di altezza dal 1 gennaio al 10 aprile
Le anomalie di geopotenziale a circa 5500m di altezza dal 1 gennaio al 10 aprile

Di seguito le anomalie di temperatura calcolate sempre dal 1 gennaio al 10 aprile: temperature sopra media su quasi tutto il Vecchio Continente, ma con anomalie eccezionali sull'Europa orientale, dove il freddo è stato il grande assente, salvo brevi comparse. 

Le anomalie di temperatura dal 1 gennaio al 10 aprile
Le anomalie di temperatura dal 1 gennaio al 10 aprile

Riportiamo inoltre le percentuali di pioggia caduta da dicembre a febbraio scorso rispetto alla media: laddove i valori sono sotto il 100% si è in deficit e l'Italia in gran parte lo è.

Le percentuali di pioggia caduta rispetto alla media (100%). In marrone-giallo le aree con deficit. Fonte NOAA
Le percentuali di pioggia caduta rispetto alla media (100%). In marrone-giallo le aree con deficit. Fonte NOAA

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