30 marzo 2020
ore 21:40
di Carlo Migliore
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2 minuti, 50 secondi
 Per tutti

Situazione: Nuova irruzione artica sull'Italia, questa volta proveniente dalla Norvegia e quindi un po' meno fredda di quella della scorsa settimana, tuttavia il calo termico sarà consistente soprattutto nei valori minimi della notte con il rischio che si verifichino nuovamente delle gelate tardive e non soltanto in collina ma anche localmente in pianura padana e nelle valli del Centro-Sud.

Purtroppo con le colture già in pieno germoglio e con gli alberi da frutto tutti in fiore questo costituirà un ulteriore problema, c'è infatti il rischio che i germogli meno resistenti al freddo possano bruciarsi e non svilupparsi come dovrebbero. Al primo posto ci sono sicuramente le Viti, che soffrono le gelate. Per ovviare a questo problema si adottano vari sistemi, esistono dei prodotti spruzzati sulle vigne che possono farle resistere a temperature vicine allo zero o leggermente inferiori senza mettere a particolare rischio i germogli più freschi. Ma il sistema più largamente usato è quello di accendere dei falò tra i filari che non consentano alle temperature di scendere troppo durante la notte. Questo è un sistema usato soprattutto per le  gelate di Aprile e di inizio Maggio. 

Per quanto riguarda gli ortaggi, a soffrire particolarmente il freddo c'è ad esempio il Basilico che si pianta proprio nel mese di Marzo e in questi giorni è appena germogliato, il basilico non tollera temperature inferiori ai 5-10°C, figuriamoci il gelo. Ci sono poi gli Asparagi che come il basilico preferiscono temperature del terreno intorno 5-7°C. Le carote invece come anche le cipolle e l'aglio possono sopportare temperature anche leggermente sotto lo zero. Non può dirsi la stessa cosa dei cetrioli che sono sensibili già per temperature al di sotto dei 10°C e vicine allo zero rischiano di bruciare. Ma senza dubbio sono i vigneti cosi diffusi nel nord Italia e su gran parte del Centro. Vediamo le zone che potranno essere interessate da questi valori negativi considerando che i giorni incriminati sono mercoledì, giovedì e venerdì nelle ore del primo mattino.

Temperature minime mercoledì (alba): Rischio gelate e brinate in Valpadana, nelle valli del Centro soprattutto Toscana, Umbria e Lazio e localmente al Sud tra Molise e Campania.

Temperature minime giovedì (alba): Persiste il rischio di gelate e brinate in Valpadana soprattutto settori centrali e orientali, nelle valli toscane, umbre e laziali, occasionalmente tra Molise e Campania.

Temperature minime venerdì (alba): Si attenua il rischio di gelate, tuttavia non sono da escludersi seppur a livello locale e isolato sulla Valpadana centrale e nelle valli umbre e toscane.

Giorni successivi: progressivo rialzo termico senza il rischio di gelate

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