7 settembre 2023
ore 10:58
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Una massiccia avvezione di aria calda di matrice sub tropicale africana sta interessando da alcuni giorni gran parte dell'Europa centro occidentale e dell'Italia. Le uniche eccezioni sono costituite da due centri di bassa pressione, uno sul vicino Atlantico che ha un'influenza più diretta sul Portogallo, la Spagna nord occidentale e l'Irlanda e un altro sul Mediterraneo collegato indirettamente a una saccatura fredda che agisce tra Scandinavia e la Russia. Questo tipo di configurazione caratterizzata da un anticiclone al centro e due vortici ai fianchi è una figura ben nota in letteratura meteo che prende il nome di "configurazione a omega" proprio perché ricorda la lettera maiuscola greca. In genere questo tipo di circolazione non trova risoluzione in tempi brevi proprio perché "bloccata" da questo incastro tra le tre figure bariche. Quindi nei prossimi giorni dovremo aspettarci una prosecuzione dell'attuale andamento atmosferico.

Almeno fino al weekend 9-10 settembre e probabilmente anche per l'inizio della nuova settimana gran parte della Penisola sarà interessata dai bordi più orientali e sud orientali della grossa cellula anticiclonica di matrice sub tropicale che ha i suoi massimi sulla Mitteleuropa. Solo l'estremo Sud sarà ancora lambito dall'instabilità relativa al ciclone Daniel che resisterà ancora molti giorni nel braccio di mare compreso tra lo Ionio e il Mar Libico. Sicilia, soprattutto orientale, Calabria ionica e solo a tratti una parte della Puglia, della Basilicata e molto al limite della Campania potranno vedere qualche fenomeno di instabilità che localmente tra la Sicilia e la Calabria potrebbe assumere anche carattere intenso. Anche la circolazione ventosa seguirà questo andamento barico, avremo venti di Grecale prevalenti da Nord a Sud con rinforzi sull'area meridionale e ionica. Analogamente l'aspetto termico sarà il medesimo o quasi di questi ultimi giorni. Le temperature saranno generalmente sopra media soprattutto sui settori tirrenici dove avremo anche una componente di riscaldamento adiabatico per i venti di caduta dall'Appennino.


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