19 dicembre 2021
ore 23:56
di Carlo Migliore
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 Per tutti

ATLANTICO ALLA RISCOSSA, SARA' MALTEMPO MA SENZA FREDDO - La previsione per l'imminente settimana di Natale continua ad arricchirsi di particolari, accantonata definitivamente l'ipotesi dell'arrivo del freddo russo si cerca di capire adesso che caratteristiche che avrà l'atteso maltempo e che zone della Penisola colpirà maggiormente. Il grosso campo depressionario ad anello che abbraccerà l'intera  Europa sarà il risultato della fusione tra la gelida saccatura russo-scandinava e quella nettamente più mite atlantica ma a questo connubio ci arriveremo per gradi. Ad inizio settimana tra il 20 e il 22 dicembre correnti fredde di matrice russa riusciranno ancora a raggiungere parte della Penisola interessando più direttamente le regioni settentrionali e quelle del medio versante adriatico. In questo frangente avremo una diminuzione delle temperature soprattutto nei valori minimi e prevalentemente sui settori orientali. Nel contempo inizieranno ad arrivare da ovest correnti umide e più miti relative all'avvicinamento del vortice atlantico.

Il tempo inizierà a cambiare connotati, l'interferenza  tra le due masse d'aria molto diverse tra loro produrrà i primi addensamenti nuvolosi ed a tratti potrà esserci anche qualche debole e isolato fenomeno. Il contesto climatico sarà ancora abbastanza freddo, soprattutto lungo le regioni adriatiche ed al Nord dove non mancheranno ancora delle nebbie e delle gelate.

Successivamente dal 23 dicembre la gelida saccatura russa, incentivata da un vortice sul Mare di Barents inizierà a ritirarsi dall'Europa sud orientale mentre e l'aria fredda punterà a ovest compiendo un lungo giro a nord del Regno Unito dove le temperature precipiteranno e arriveranno anche delle nevicate fino a bassa quota. L'aria fredda continuerà poi la sua marcia in aperto atlantico dove aggancerà la depressione riportandola sull'Europa occidentale. Sarà con questa depressione che avremo a che fare durante i giorni di Natale e Santo Stefano. Il Mediterraneo e l'Italia saranno investiti da correnti umide e molto miti foriere di piogge anche intense e di nevicate ma che con ogni probabilità interesseranno solo le Alpi e a quote medio alte. Il contesto climatico sarà mite, scompariranno le gelate al Nord e via via anche le nebbie. Ancora abbastanza difficile sin da oggi stabilire con precisione le zone della Penisola che saranno più coinvolte dal maltempo ma riteniamo che le regioni centro settentrionali e in particolare le regioni tirreniche possano avere un maggiore coinvolgimento rispetto all'estremo Sud. Il tempo del periodo successivo dovrebbe ereditare queste caratteristiche e condurci al Capodanno in attesa di nuove perturbazioni.



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