21 settembre 2017
ore 12:20
di Daniele Berlusconi
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 Per tutti
Il disco completo della Terra scattato il 15 Gennaio 2017
Il disco completo della Terra scattato il 15 Gennaio 2017

Il satellite Goes-16, ultima generazione dei satelliti geostazionari lanciato a Cape Canaveral lo scorso 19 Novembre, ha iniziato a mostrarci il nostro Pianeta come non l'avevamo mai visto prima. Lo spiega Rudi Bressa di LifeGate che spiega come queste primi immagini sono state realizzate grazie alla tecnologia ABI (Advanced Baseline Imager), capace di usare 16 diversi canali spettrali e scattare immagini ad altissima risoluzione.

Goes-16 è infatti in grado di mandare a terra un'immagine del disco completo ogni 15 minuti, una dell'intero emisfero occidentale ogni 5 e scattare fotografie ad alta risoluzione di area specifiche ogni 30 secondi. Le istantanee scattate da circa 36mila chilometri d'altezza, permetteranno agli scienziati della Noaa di studiare e monitorare le condizioni meteo più estreme, come uragani, incendi ed eruzioni vulcaniche, aprendo una nuova frontiera nello studio meteorologico e climatico.

Le immagini ad alta risoluzione (qui la serie completa) forniranno infatti una visuale più nitida e dettagliata dei sistemi meteorologi pericolosi con caratteristiche non rilevabili dai precedenti strumenti. Il rapido refresh di queste immagini permetterà di monitorare e prevedere l'evoluzione di questi sistemi in modo più accurato e di conseguenza i meteorologi potranno emettere avvisi più accurati, tempestivi ed affidabili. 

Una nitida immagine dell'Argentina con evidenti tempeste nel Nord Est del Paese. Foto NASA/Noaa
Una nitida immagine dell'Argentina con evidenti tempeste nel Nord Est del Paese. Foto NASA/Noaa
I Caraibi e la Florida con la diversa colorazione delle acque marine. Foto NASA/Noaa
I Caraibi e la Florida con la diversa colorazione delle acque marine. Foto NASA/Noaa
Si nota lo strato di polvere sahariana sull'estremità destra della foto. Foto Nasa/Noaa
Si nota lo strato di polvere sahariana sull'estremità destra della foto. Foto Nasa/Noaa


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