10 febbraio 2022
ore 18:14
di Gaetano Genovese
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 Per tutti

CREATA UNA "MINI-STELLA" IN LABORATORIO - "Mai come adesso la fusione nucleare è una prospettiva concreta e realizzabile" - esultano gli scienziati impegnati nel progetto del reattore sperimentale europeo Jet (Joint European Torus), che ha generato una quantità di energia pari a quasi 60 megajoule per cinque secondi, l'equivalente di 11 megawatt. In prima battuta, può sembrare una quantità d'energia irrisoria, ma visto che finora la produzione di energia da fusione nucleare è durata solo pochi frazioni di secondo, è davvero un risultato importante. L'energia ricavata dalla fusione nucleare, si candida a diventare l'energia pulita del futuro. Attraverso i complessi reattori come Jet, vengono imitate le condizioni che avvengono nel cuore delle stelle. 

ITALIA IN PRIMA LINEA - Il nostro Paese in prima linea: Enea, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) si mostrano entusiasti per questo esperimento riuscito. Jet è anche la prima tappa della strada che porta al grande reattore sperimentale Iter, frutto di una grande collaborazione internazionale. Dovrebbe essere completato entro il 2034 ed è destinato ad aprire la via alle macchine che daranno le risposte sulla fattibilità, ossia sulla possibilità di avere energia elettrica dalla fusione nucleare per il 2050. "Proprio mentre aumenta a livello globale la richiesta di affrontare efficacemente gli effetti del cambiamento climatico attraverso la decarbonizzazione della produzione di energia, questo successo - rileva l'Enea - rappresenta un grande passo avanti sulla strada verso la fusione quale fonte sicura, efficiente e a basso impatto ambientale per combattere la crisi energetica globale".


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