10 febbraio 2023
ore 23:50
di Carlo Migliore
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 Per tutti

UN FENOMENO NOTO DA SECOLI - Le prime testimonianze risalgono a oltre 2000 anni fa grazie ad una minuziosa descrizione che Plinio il vecchio fece all'interno del suo "Historia Naturalis" di alcuni strani bagliori avvistati nel cielo nei pressi di Modena durante il violentissimo terremoto del 91 a.C. Ma anche il medioevo è ricco di citazioni a tal riguardo anche se spesso frammiste alla leggenda. Alla fine del 700 se ne occupò persino il filosofo Immanuel Kant. In Italia è doveroso citare il lavoro del sacerdote e professore di scienze naturali Ignazio Galli per aver redatto nel 1910 una prima "Classificazione dei fenomeni luminosi osservati nei terremoti" come recita il titolo del suo lavoro ancora ampiamente citato negli articoli scientifici. In tempi recenti, la letteratura del settore si è arricchita dei molti lavori di rassegna e di reportistica su questi fenomeni, osservati nelle varie parti del mondo in cui più frequentemente si verificano terremoti di magnitudo superiore a 5, come Canada, Messico, Grecia, Perù, Giappone, Nuova Zelanda e Italia (con i terremoti dell'Irpinia del 1930, del Friuli del 1976, di L'Aquila nel 2006 e dell'ultima sequenza Amatrice, Visso, Norcia nel 2016-2017). Il 7 settembre 2017 a Mexico City molte persone hanno dichiarato di aver osservato (e in taluni casi anche registrato con video, già presenti sui social) luci sismiche in concomitanza al terremoto di magnitudo 8.2, nonostante fosse avvenuto a una distanza di oltre 700 km dall'epicentro, vicino Pijijiapan, nella regione del Chiapas.

Possibile fenomeno di Luci Telluriche avvenuto durante il terremoto del 2011 in Giappone




Possibile fenomeno di luci sismiche durante il recentissimo violento terremoto in Turchia


Le diverse forme di fenomeni luminosi, contemplano globi di varia forma, colore e grandezza. Lampi per lo più bianchi o tendenti al blu, fasci di luce di vario spessore con luce molto intensa, nubi diffuse simili alle aurore con sviluppo orizzontale e simili a fiammelle. Stando alle testimonianze, tutti questi fenomeni si verificano dal basso verso l'alto.

LO STUDIO - Ogni approccio serio allo studio deve passare attraverso l'analisi dell'attendibilità delle fonti e la credibilità diretta dei testimoni ma soprattutto attraverso un elevato numero di testimonianze dello stesso fenomeno osservato da più luoghi e da più persone contemporaneamente. Altra verifica importante è escludere eventuali concomitanze a fenomeni legati alla meteorologia locale, come fulmini (benché la loro durata di 10-50 microsecondi sia di cinque ordini inferiore alla durata media delle luci sismiche di circa 0.5 secondi) e al danneggiamento di linee elettriche o di centrali elettriche.

LE CAUSE POSSIBILI - Oltre l'ipotesi storica che richiama la generazione di campi elettrici intensi, creati da meccanismi piezoelettrici e piezomagnetici a seguito dei movimenti tettonici di rocce contenti quarzo, alcuni recenti modelli suggeriscono che la generazione delle luci sismiche possa coinvolgere la ionizzazione dell'ossigeno contenuto in alcuni tipi di rocce (dolomite, riolite, ecc.) a seguito dello stress prima e durante un terremoto. Gli ioni sarebbero in grado di attraversare strati di roccia, preferendo un cammino attraverso le fessurazioni interne alla roccia stessa, e una volta raggiunta l'interfaccia terreno-atmosfera, potrebbero addirittura ionizzare piccoli volumi di aria, trasformandoli in pacchetti di plasma emettenti luce. 

Alcuni esperimenti di laboratorio hanno confermato che specifici campioni di roccia innescano questo meccanismo di ionizzazione interna se sottoposti a elevate pressioni. Altre ricerche hanno, invece, evidenziato che la probabilità di generare luci sismiche possa dipendere dall'angolazione della faglia con un loro aumento nel caso di faglie subverticali o quasi verticali. Riguardo, poi, alla locale alterazione del campo magnetico terrestre e della ionosfera nella regione sottoposta allo stress tettonico, tale fenomeno non sembra un effetto verificato per tutti gli eventi sismici e, pertanto, necessita di più approfondite indagini e riflessioni.


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