Redazione 3BMeteo
9 febbraio 2017
ore 8:15
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Il ghiacciaio dell'Ortles
Il ghiacciaio dell'Ortles

Nuove dinamiche nel ghiacciaio dell'Ortles - Il ghiaccio più antico e profondo dell'Ortles ha iniziato a muoversi come non faceva da almeno 7.000 anni a questa parte, molto probabilmente a causa del riscaldamento climatico. A scoprirlo uno studio internazionale a cui ha partecipato l'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) e il Byrd Polar and Climate Research Center dell'Università dell'Ohio e pubblicato sulla rivista internazionale The Cryosphere. La ricerca è stata finanziata da National Science Foundation Usa e Provincia Autonoma di Bolzano, tramite perforazione su ghiaccio e analisi dei carotaggi.

I risultati hanno messo in luce l'azione di un nuovo processo che potrebbe accelerare il movimento dei ghiacciai alpini anche alle quote più elevate, contribuendo a velocizzarne il ritiro - spiega Cecilia Bergamasco di Ligegate.it . Le cause di tale processo sono da imputare ai cambiamenti climatici, comeafferma Paolo Gabrielli responsabile dello studio "I ghiacciai alpini si stanno ritirando velocemente a causa dell'intensa fusione legata al riscaldamento atmosferico".

Carote di ghiaccio per studiare le ere climatiche - Le carote di ghiaccio offrono agli scienziati "l'eccezionale opportunità di studiare le caratteristiche dell'atmosfera quando l'Uomo del Similaun viveva in questa regione circa 7.000 anni fa, in modo da poter conoscere anche l'ambiente e il clima in cui era immerso", ha spiegato Carlo Barbante, direttore dell'Idpa-Cnr di Venezia. Le prime carote di ghiaccio estratte sul Monte Ortles a 3.905 m, sulle Alpi orientali, a 37 chilometri dal luogo del ritrovamento dell'Uomo del Similaun, indicano come il ghiacciaio più elevato dell'Alto Adige abbia cominciato una fase di accelerazione del movimento che non avrebbe precedenti nel periodo osservato - prosegue Cecilia Bergamasco di Ligegate.it.

Tramite i carotaggi i ricercatori possono analizzare nei campioni di ghiaccio la presenza di importanti elementi, quali gli isotopi dell'ossigeno, gli ioni maggiori, le particelle di carbonio, i pollini, gli elementi in traccia e le polveri, parametri che possono fornire preziose indicazioni sulle condizioni climatiche a partire da 7.000 anni fa. Per capire l'efficacia di queste analisi, dai carotaggi sono stati rilevati ad esempio i depositi radioattivi atmosferici avvenuti al seguito del disastro della centrale nucleare di Fukushima del Marzo 2011. Una delle carote estratte potrebbe entrare a far parte dell''Ice memory project', un programma internazionale che ha l'obiettivo di trasportare carote di ghiaccio estratte dalle basse latitudini in un archivio internazionale situato in Antartide dove potranno essere conservate intatte per ulteriori studi futuri: una sorta di 'biblioteca' del ghiaccio.

Come è nato il ghiacciaio dell'Ortles - Grazie alle analisi dei ricercatori, sembra che questo ghiacciaio sia nato circa 7.000 anni fa alle quote più elevate, durante il cosiddetto Optimum Climatico, ovvero fase climaticamente calda a livello globale. A seguire si è passati a una fase più fredda, detta Neoglaciale, nella quale il ghiacciaio ha potuto crescere ed espandersi a quote più basse grazie a maggiori contributi nevosi. Durante questo nuovo periodo climatico venne sepolta anche la mummia dell'Uomo del Similaun, che rimase nel ghiaccio fino alla fine dell'estate del 1991 quando emerse nei pressi del Giogo di Tisa, a 3.210 metri di quota.


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