22 marzo 2022
ore 15:33
di Edoardo Ferrara
tempo di lettura
3 minuti, 32 secondi
 Per tutti

OGGI 22 MARZO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA - Chiamata anche 'oro bianco', l'acqua è tra le cose più preziose di cui disponiamo, ma sia gli sprechi che i cambiamenti climatici stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile a molti abitanti della Terra. Impietoso l'ultimo report del WWF "L'Ultima goccia. Crisi e soluzioni del prosciugamento climatico", in cui si delinea tutto lo stato emergenziale legato ai cambiamenti climatici, con definizione delle priorità di intervento (tra le quali si ribadice l'azzeramento di emissioni di CO2 antropiche entro il 2050 per evitare impatti ancora più catastrofici legati ai cambiamenti climatici). 

SICCITA' E CAMBIAMENTI CLIMATICI, IMPATTO SEMPRE PIU' GRAVE A LIVELLO MONDIALE - Secondo il report circa 4 miliardi di persone sperimentano già oggi una grave carenza d'acqua per almeno un mese all'anno: stiamo parlando di oltre metà della popolazione mondiale. Dal 1970 al 2019 circa il 7% degli eventi catastrofici sono legati alla siccità, con periodi via via più prolungati dagli anni 50 ad oggi su diverse aree del Pianeta. Proprio negli ultimi mesi stiamo noi stessi sperimentando un lungo periodo siccitoso, che sulle regioni settentrionali sta arrecando un deficit idrico che in alcune zone tocca il 90%. Contestualmente vi sono periodi in cui piove in modo violento e in poco tempo: sempre in riferimento al cinquantennio 1970-2019 il 31% delle perdite economiche mondiali è legato agli eventi alluvionali. Gli impatti del cambiamento climatico avranno inevitabilmente ripercussioni negative anche dal punto di vista socio-economico. 

IMPATTO SULL'AGRICOLTURA - Il settore agricolo è chiaramente uno dei più sensibili agli impatti dei cambiamenti climatici e in particolare della siccità. Si stima che a livello globale tra il 1983 e il 2009 circa tre quarti delle aree coltivate globali, 454 milioni di ettari, hanno subito perdite di produzione cumulative corrispondenti a 166 miliardi di dollari. In Europa circa un terzo delle risorse idriche è destinato al settore agricolo, mentre in Italia siamo a circa il 60% dell'intera domanda idrica (il settore industriale ed energetico assorbe circa il 25% e l'uso domestico il 15%). Il deficit idrico penalizza dunque trasversalmente tutti i settori, dall'agricoltura, all'industria, alle centrali idroelettriche che giocoforza producono minore energia, all'utilizzo d'acqua individuale.

SICCITA' GRAVE IN ATTO SU DIVERSE AREE D'ITALIA, ALPI SENZA NEVE - Un problema quantomai sentito in questi giorni anche sul nostro Paese, in particolare sulle regioni centro-settentrionali dove da novembre ad oggi è piovuto fino al 50-70% in meno rispetto al normale ma con picchi locali anche dell'80-90%. Terreni aridi, fiumi e laghi ai minimi storici (al di sotto persino del periodo estivo), Alpi in gran parte senza neve fin oltre i 2000m di quota, temperature sopra media: un duro colpo anche all'approvigionamento idrico dei prossimi mesi in vista dell'arrivo dell'estate. 

RETE IDRICA PIENA DI SPRECHI - Come se non bastasse, la nostra rete idrica è soggetta a tassi di spreco estremamente elevati, per mancata innovazione e manutenzione (in molti casi la rete è molto vecchia e usurata). Gli investimenti in Italia per la riqualificazione del sistema idrico e fognario sono inoltre inferiori alla media europea.  Ad esempio nel 2020 è andato sprecato il 36,2% dell'acqua immessa in rete nei comuni italiani capoluogo di provincia e città metropolitana, dove risiedono 17,8 milioni di persone, circa il 30% della popolazione. Secondo il report Blue book 2022 sui dati del servizio idrico integrato in Italia della Fondazione Utilitatis, realizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e Istat e con il supporto di Utilitalia, si stima che più di un terzo dell'acqua immessa nella rete viene sprecata. Il dato complessivo è impressionante: 2.5 milioni di metri cubi al giorno per un totale di quasi 1 miliardo di metri cubi l'anno. 

RISPARMIARE ACQUA ANCHE NEL NOSTRO PICCOLO - Non solo maggiori investimenti sulla rete idrica, ma anche nel nostro piccolo possiamo adottare dei comportamenti volti a ridurre lo spreco d'acqua nelle nostre abitazioni (ad esempio ridurre lo spreco d'acqua durante la doccia o quando ci si lava i denti). Gli italiani sono tra i primi consumatori d'acqua pro capite in Europa. 


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati